Fornaci puniche nell'area di Tharros, si scaverà secondo le indicazioni del georadar - LinkOristano
Archeologia

Fornaci puniche nell’area di Tharros, si scaverà secondo le indicazioni del georadar

Nuove scoperte grazie alle indagini nella zona di Sa Cordiola

L'area archeologica di Tharros
Archeologi ancora al lavoro nell'area di Tharros

Cabras

Nuove scoperte grazie alle indagini nella zona di Sa Cordiola

A Tharros, nel quartiere artigianale di Sa Cordiola, operavano delle fornaci puniche. Lo suggeriscono le recenti indagini geofisiche fatte con georadar e magnetometro, che hanno segnalato “anomalie che sono risultate pertinenti a fornaci di un complesso artigianale”.

Alberto Moravetti, presidente designato del comitato scientifico della Fondazione Mont’e Prama, spiega l’importanza di questi risultati preliminari: “La nuova archeologia urbana batte tutte le strade della conoscenza, prendendo in considerazione gli aspetti negletti dalle fonti antiche. Le attività artigianali sono fondamentali nello sviluppo della città, essendo collegate alla produzione degli strumenti della vita quotidiana, degli oggetti votivi, di quelli artistici, ma anche alla produzione dei contenitori di beni (derrate e altro) destinati all’esportazione”.

Nel 2018 l’Università Sapienza di Roma ha pubblicato un ampio volume sulle Officine ceramiche e attività produttive tra VIII e III sec. a. C. nell’Italia tirrenica, frutto di un convegno della British School of Archaeology di Roma, ricorda Moravetti, che aggiunge: “Viene ora ad illustrare la stessa problematica la nuova campagna di ricerca archeologica a Tharros dell’Università di Bologna, diretta dalla professoressa Anna Chiara Fariselli”.

Una nota della Fondazione spiega che il gruppo di Bologna e quello di Cagliari – con Carla Del Vais – hanno lungamente scavato nella necropoli meridionale fenicia e cartaginese di Tharros. Successivamente Anna Chiara Fariselli ha inteso sviluppare un importante programma di ricerca nell’istmo di Sa Cordiola, che porta all’area funeraria.

A Tharros era già nota (ricerche Soprintendenza archeologica 1981) un’area produttiva con fornaci nella zona a ridosso della necropoli settentrionale. Una seconda area artigianale è stata supposta da Enrico Acquaro sul colle di Murru Mannu (revocata in dubbio dagli scavi dell’Università di Sassari dell’anfiteatro di età medio imperiale, che hanno mostrato che i sicuri elementi derivati da un’area artigianale erano parte di un monumentale riempimento riservato alla creazione dello spazio destinato all’arena e alla cavea dello stesso anfiteatro).

La topografia del quartiere artigianale di Sa Cordiola apre nuove prospettive ad una ricerca integrale dei settori produttivi delle città puniche. La localizzazione, come notato dalla professoressa Fariselli, è legata alla necessità per le fornaci di disporre di una robusta ventilazione (qui i venti del quarto quadrante) che assicuri il raggiungimento del gradiente termico per la cottura delle ceramiche.

“Le future indagini archeometriche serviranno a chiarire la pertinenza delle fornaci alla produzione anche di anfore destinate alla esportazione, contribuendo alla identificazione delle anfore tharrensi delle tipologie di Joan Ramón ed alla loro diffusione mediterranea in centri punici ed extra punici”, scrive la Fondazione.

“Tharros è un sito che si estende su un’area molto vasta, che riserverà per lungo tempo nuove sorprese”, ha commentato il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, annunciando “importanti interventi per garantire la messa in sicurezza e il rinnovo della fruibilità del percorso attorno agli scavi di Tharros”.

“L’Amministrazione comunale, in stretta collaborazione con la Fondazione, intende perseguire appieno le finalità di promozione territoriale attraverso un piano strategico di sviluppo turistico culturale”, ha aggiunto il sindaco di Cabras, Andrea Abis. “Attraverso la prosecuzione degli scavi e le novità apportate, si aggiungono ulteriori elementi al già importante patrimonio presente nell’area dei siti archeologici, a completo beneficio dell’intera provincia”.

Venerdì, 27 maggio 2022

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