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Annata da dimenticare per l’olio extravergine di oliva

Maltempo e mosca olearia hanno ridotto drasticamente produzione e qualità

Olio e olive

Annata da dimenticare per l’olio extravergine di oliva
Maltempo e mosca olearia hanno ridotto drasticamente produzione e qualità

La pioggia abbondante della scorsa estate e la mosca olearia hanno danneggiato in maniera importante le colture olivicole e di fatto compromesso la stagione olearia in Sardegna. La provincia di Oristano non fa eccezione. Solo chi è stato previdente, è riuscito a limitarne i danni.

Conti alla mano, rispetto allo scorso anno la produzione in Sardegna è calata del 60%: 2300 tonnellate di olio prodotto contro le più di 6000 tonnellate precedenti. A calare non è stata solo la produttività, ma anche la qualità dell’olio prodotto. Solo il 20% ha infatti i giusti standard qualitativi.

“In annate come queste non si può lasciare nulla al caso”, spiega Pier Paolo Arca, tecnico del settore. “Esistono dei mezzi per prevenire l’aggressione della mosca, anche per chi coltiva in biologico, con l’utilizzo di prodotti naturali. Mentre non si può fare nulla se il frutto è già stato aggredito”.

In provincia di Oristano la coltivazione che va per la maggiore è la “semidana”, in particolare nei terreni di Riola Sardo e Cabras. Mentre, nella zona del sassarese, oltre il 60% delle colture è del tipo “Bosana”.

In Sardegna esistono anche ulteriori varietà delle cultivar, come la “nera di Oliena” e la “nera di Villacidro”.

Giovedì, 21 febbraio 2019

 

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