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Appalti della Prefettura al setaccio dopo gli arresti dei funzionari

L'inchiesta partita da una presunta frode nelle manutenzioni delle caldaie delle caserme

Oristano - Arresti funzionari prefettura - Conferenza stampa 3

Appalti della Prefettura al setaccio dopo gli arresti dei funzionari
L’inchiesta partita da una presunta frode nelle manutenzioni delle caldaie delle caserme

La conferenza stampa stamattina al Comando dei carabinieri di Oristano

Gli affidamenti di forniture di beni e servizi seguiti negli ultimi periodi dagli uffici amministrativi della prefettura di Oristano  saranno sottoposti ad accertamenti da parte degli inquirenti dopo l’operazione dei carabinieri che ieri ha portato all’arresto del dirigente del Servizio contabile Ignazio Buccoli, originario di Cagliari, e del funzionario del Settore appalti, Fulvio Sprio, originario della provincia di Palermo.  Il procuratore della repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso e il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Paganuzzi stamane hanno dato conto dell’inchiesta che ha destato grande clamore.

Un’inchiesta partita da Seneghe. La stazione dei carabinieri ha ravvisato, infatti, irregolarità nell’espletamento del servizio di manutenzione del sistema di riscaldamento affidato alla società Progetto clima di Siamaggiore. Da qui una serie di accertamenti sul servizio nelle numerose caserme della provincia di Oristano, servizio affidato dagli uffici della Prefettura alla stessa società, per un importo che mediamente era di un migliaio di euro per caserma. Il risultato che ne è derivato è stato che in una trentina di casi si è riscontrato come le manutenzioni non fossero state eseguite nelle modalità previste, tanto da ipotizzare ora l’ipotesi di reato della frode in forniture alla pubblica amministrazione. I carabinieri hanno effettuato quindi una segnalazione agli uffici della prefettura. Ma gli stessi uffici della prefettura a fine dicembre, nonostante questa segnalazione, hanno riaffidato alla Progetto clima le manutenzioni degli impianti di riscaldamento.

E’ a questo punto che è partito l’altro filone dell’inchiesta della Procura. Sono stati acquisiti gli atti e si è scoperto che  diversi  affidamenti erano avvenuti con procedure irregolari: il preventivo proposto recava una data successiva allo stesso affidamento. I riscontri sui pc dell’azienda Progetto clima  hanno appurato la reale data di formulazione di quelle offerte, posteriore appunto all’aggiudicazione della commessa.

Secondo i carabinieri a questo punto il dirigente e il funzionario della prefettura avrebbero falsificato i documenti cartacei modificando le date, per mettersi al riparo da contestazioni. L’operazione però sarebbe avvenuta quando ormai i carabinieri avevano messo insieme diversi elementi di prova, tra i quali, è stato sottolineato, il fatto che l’azienda aggiudicataria fosse addirittura a conoscenza degli importi dell’offerta di una società concorrente.  Da qui le accuse e i provvedimenti  giudiziari scattati ieri per evitare il reiterarsi del reato. Buccoli e Sprio sono agli arresti domiciliari e devono rispondere di turbativa d’asta in una procedura di affido diretto e falso ideologico in atto pubblico. Per Federico Erdas, amministratore della Progetto Clima, è scattata invece la sospensione dall’esercizio della conduzione dell’impresa per la contestata frode nella fornitura.

Il procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso ci ha tenuto ad evidenziare che non è la Prefettura sotto accusa, anzi che l’azione investigativa è a sua tutela e che si stanno accertando responsabilità personali. Il prefetto di Oristano Giuseppe Guetta ha fatto sapere di aver riunito ieri il personale, per metterlo a conoscenza della vicenda che ha lasciato esterrefatti i dipendenti.  Il prefetto  ha assicurato la massima collaborazione con gli organi inquirenti.

Sabato, 27 maggio 2017

 

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