"Decide il medico quanti farmaci prescrivere, non le statistiche" - LinkOristano
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“Decide il medico quanti farmaci prescrivere, non le statistiche”

Intervento del presidente dell'Ordine Antonio Sulis dopo una sentenza della Corte dei conti

Antonio Sulis

“Decide il medico quanti farmaci prescrivere, non le statistiche”
Intervento del presidente dell’Ordine Antonio Sulis dopo una sentenza della Corte dei conti

di Antonio Sulis
Presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Oristano

Il 13 Settembre u.s. la Corte dei Conti della regione Campania ha assolto cinque medici di medicina generale che erano stati citati in giudizio per aver prescritto farmaci, a carico del servizio sanitario, in violazione della relativa indicazione terapeutica.

Il concetto di appropriatezza prescrittiva, asseriscono i giudici, deve essere rispettose del principio, di rilevanza costituzionale, della tutela della salute e della garanzia di cure mediche gratuite agli indigenti (art. 32 Cost). Nella giurisprudenza contabile risulta ormai pacifico che, affinché il medico possa assistere il paziente al meglio delle sue capacità professionali, deve essere riconosciuto un margine di discrezionalità nella gestione della discrepanza che si può talora verificare fra le condizioni cliniche, la tollerabilità ai trattamenti e le potenziali interazioni farmacologiche secondo le caratteristiche del singolo paziente. Conseguentemente, non è illegittimo prescrivere farmaci anche in deroga apparente alle disposizioni vigenti, nei limiti della logica, della ragionevolezza e dei basilari approdi della letteratura scientifica”.

Pertanto, secondo i Giudici della Corte dei Conti, il “criterio astratto del danno derivante dal superamento di medie ponderate non può essere seguito” e “l’esistenza e la quantificazione del danno non possono essere valutati sulla base del mero scostamento dalla media prescrittiva ma solo con una adeguata analisi delle singole prescrizioni effettuate in rapporto alle patologie da curare”.

La sentenza è particolarmente importante perché sempre più spesso ai medici di famiglia viene contestata la prescrizione di farmaci in misura ritenuta impropria o eccessiva tenendo conto di meri dati statistici o di protocolli cha hanno validità sui grandi numeri, senza considerare le specificità dei singoli pazienti che solo il medico di base è in grado di valutare al meglio.

Ora quindi i medici ed i cittadini hanno una garanzia in più data dalla sentenza dei Giudici Contabili. Nessun medico ha interesse a prescrivere al di fuori delle indicazioni e delle linee guida ufficiali, e nessun paziente ha interesse ad assumere terapie non indicate per la sua patologia. Quando ciò accade non viene fatto mai a cuor leggero, ma ci sono motivazioni che vanno a vantaggio esclusivo del paziente, anche se ciò può comportare nell’immediato una maggior spesa per il S.S.N. Il paziente curato nel migliore dei modi però avrà meno probabilità di esacerbare la propria malattia ed avrà minor bisogno, in futuro, di ulteriori cure e prescrizioni di esami quando non di minori ricoveri ospedalieri.

L’Ordine dei Medici esprime pertanto soddisfazione per il pronunciamento della Corte dei Conti che va a tutela di una professione più libera e consapevole, attenta e aderente alla scientificità di ogni scelta ma nello stesso tempo capace di adattarsi alle esigenze del singolo individuo.

Mercoledì, 19 settembre 2018

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