Oristano
Tre associazioni chiedono una modifica del piano di controllo della Provincia
Escludere il metodo della braccata con cani dal piano di controllo dei cinghiali varato dalla Provincia di Oristano. Lo hanno chiesto – con una istanza di annullamento parziale in via di autotutela del piano, presentata nei giorni scorsi – le associazioni ambientaliste e animaliste LAV onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.) e Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).
Le associazioni hanno motivato la richiesta spiegando che – come da pareri dell’Ispra – il metodo non è selettivo ed è di “rilevante disturbo per le altre specie di fauna selvatica, come peraltro già fatto presente dal Ministero dell’Ambiente in precedenti occasioni”.
“Il metodo della braccata con cani favorirebbe la dispersione dei cinghiali in aree ancora più vaste ciò nonostante il piano oristanese prevede tale metodologia come elemento centrale”, contestano le associazioni, auspicando “un serio ripensamento in relazione a un’attività di stampo sostanzialmente venatorio tutt’altro che selettiva e addirittura controproducente”.
L’appello è stato inviato al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Sardegna, alla Provincia di Oristano e all’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale).
Martedì, 7 maggio 2024
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