Un professore oristanese al Giglio per analizzare il mare attorno alla Concordia - LinkOristano

Un professore oristanese al Giglio per analizzare il mare attorno alla Concordia

Marco Schintu coordina il gruppo di ricerca dell'Università di Cagliari che misura le sostanze tossicologiche

Professor Marco Schintu al Giglio

Sono giorni di apprensione quelli che si stanno vivendo all’Isola del Giglio, dove si procede alle manovre di rigalleggiamento e rimozione della nave da crociera Costa Concordia. Si teme il rischio di versamenti in mare di sostanze inquinanti, che preoccupano anche il Ministro francese Sègolène Royal, ma il dispiegamento di forze in campo è altissimo e sinora, comunque la qualità delle acque è ottima. Anche un dipartimento dell’Università di Cagliari partecipa ai lavori intorno al relitto della Costa Concordia, all’interno del cantiere sorto nell’isola del Giglio. Il gruppo di ricerca è coordinato dall’oristanese Marco Schintu, docente di scienze mediche. Il professor Schintu, insieme al suo team è chiamato a misurare in particolare contaminanti organici e inorganici di importanza tossicologica, come per esempio i residui di farmaci e di prodotti per la cura personale, ritardanti di fiamma e in generale interferenti endocrini. Queste sostanze non sono, infatti, rilevabili con i metodi utilizzati dagli enti preposti al controllo.

Il professor Marco Schintu al Giglio

Il professor Marco Schintu al Giglio

Le tecniche di campionamento passivo messe a punto permettono la determinazione di sostanze presenti in soluzione acquosa anche a bassissime concentrazioni e forniscono una misura integrata nel tempo della loro frazione biodisponibile, quella di maggiore importanza per la valutazione del rischio sanitario.

Le stazioni di campionamento sono state fissate nei pressi della poppa e della prua della nave, oltre che in una zona di controllo.

Durante l’ultima campagna di monitoraggio, eseguita il 10 e l’11 settembre scorsi sono stati posizionati i campionatori che accumuleranno i contaminanti rilasciati nell’acqua durante le operazioni di rotazione della nave.

Il professor Marco Schintu insegna Igiene all’Università di Cagliari e svolge la sua attività presso il Dipartimento di Sanità Pubblica. Nelle sue ricerche si occupa del rapporto tra ambiente e salute. Studia in particolare la contaminazione degli ecosistemi acquatici e il trasporto degli inquinanti chimici lungo le catene alimentari. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca all’estero in Canada, Francia, Giappone e Artico (Isole Svalbard). È referente per numerose riviste scientifiche internazionali in campo ambientale.

Sabato, 19 luglio 2014

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