Per bonificare l'area ex Sipsa di Torre Grande tre anni e 2,6 milioni di euro - LinkOristano

Per bonificare l’area ex Sipsa di Torre Grande tre anni e 2,6 milioni di euro

Presentato il piano. Ambientalisti ancora all'attacco. Il sindaco Tendas: bocciate tutte le osservazioni al progetto turistico

Oristano - Presentazione bonifica ex Sipsa

Luci puntate ancora sul progetto turistico per l’area ex Sipsa di Torre Grande  questa sera nell’aula del Consiglio comunale di Oristano dove i tecnici della Ivi petrolifera hanno presentato gli interventi di bonifica. Il sindaco Guido Tendas ha annunciato che tutte le osservazioni al progetto verranno bocciate. L’Amministrazione, inoltre, ha concordato che tra le contropartite previste, la Ivi petrolifera includa anche la realizzazione del piazzale del pontile, in parte finanziata dalla Regione e che comporterà un impegno di 200 mila euro, assicurati dalla società, attingendo dalle poste già ipotizzate, quindi senza aggiungere nuovi fondi.

La presentazione del piano di bonifica dell'ex Sipsa - Foto Antonio PInna

La presentazione del piano di bonifica dell’ex Sipsa – Foto Antonio Pinna

Il piano di bonifica è stato illustrato dal geologo Davide Boschi. Prevede investimenti per 2 milioni e 600 mila euro. Si svilupperà nell’arco di tre anni e in nove diverse fasi, in modo tale da consentire la realizzazione delle infrastrutture turistiche senza attende il completamento. Nei primi due anni saranno bonificati i terreni, il terzo anno si punterà alle acquee sotterranee. Il geologo ha parlato della presenza di diverse sostanze inquinanti nell’area dove una volta la Sipsa lavorava gli scarti di raffinazione e successivamente bruciava invece i rifiuti ospedalieri. Si tratta di mercurio, idrocarburi e solventi pesanti. Giancarlo Fantoni, ambientalista, ha denunciato però la presenza nelle acque di Torre Grande di cromo esavalente. I tecnici della Sipsa hanno replicato dicendo che questa eventuale presenza non può essere messa in relazione all’attività del vecchio impianto industriale. Bruno Paliaga, ex direttore di aree marine, ha proposto, invece, un organismo terzo per la vigilanza sui lavori di bonifica. Dal fronte ambientalista, infine, ancora timori sull’impatto del programma turistico nella zona e su quella che è stata definita una privatizzazione di aree pubbliche.

Lunedì, 10 febbraio 2014

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