VacciniAMOci: parte la campagna dell'Ordine dei medici - LinkOristano

VacciniAMOci: parte la campagna dell’Ordine dei medici

Sulis: "L'unica arma per combattere la pandemia"

Manifesto ordine medici vaccini

VacciniAMOci: parte la campagna dell’Ordine dei medici
Sulis: “L’unica arma per combattere la pandemia”

La presentazione del manifesto stamattina nella sede dell’Ordine

Il messaggio è chiaro: il vaccino è l’unica arma per combattere la pandemia. A lanciarlo è l’Ordine dei medici della provincia Oristano, che intende sensibilizzare i cittadini del territorio a mettere da parte i timori che all’inizio della campagna vaccinale hanno portato il 30% delle persone chiamate a vaccinarsi a rifiutare la somministrazione.

A veicolare l’annuncio un manifesto realizzato da un giovane oristanese, Michele Delogu, di 25 anni: “Ho preso spunto dalla campagna nazionale”, spiega, “ho voluto evitare immagini che richiamassero siringhe e puntare sul sostegno ai medici”.

L’impatto del manifesto è positivo: veicola la speranza della ripresa. La stessa che – secondo i medici oristanesi – è garantita dal vaccino: “Salute ed economia sono un binomio”, ha precisato il presidente dell’Ordine, Antonio Sulis, “senza la salute non si può sanare l’economia”.

A sostegno dell’efficacia dei vaccini anche i numeri: “Nelle strutture ospedaliere, in seguito ai vaccini, c’è stata una diminuzione di contagi del 97%”, ha detto Sulis. “Il vaccino funziona”.

“Non possiamo solo fare i vaccinatori”, ha detto il primario di Cardiologia all’ospedale di San Gavino, Gianfranco Delogu, tra gli ideatori della campagna, in seguito all’esperienza all’hub vaccinale di Oristano. “Dobbiamo essere mediatori, per far capire che il rischio di controindicazioni è minimo rispetto a quello di ammalarsi”.

“Chi in preda a psicosi rinuncia al vaccino”, ha detto ancora Delogu, “rinuncia a fornire uno scudo per se stesso e per gli altri. Non ci sarà ripresa senza la sicurezza data dai vaccini”.

Il manifesto creato da Michele Delogu

“Il vaccino va visto non come progetto individuale, ma anche come dovere verso gli altri”, ha aggiunto Maria Francesca Sanna, medico di famiglia a Solarussa, impegnata nelle vaccinazioni a domicilio dei pazienti allettati. “Dobbiamo offrire ai pazienti gli strumenti per decidere in serenità di vaccinarsi, rassicurarli”.

“La vaccinazione a livello ospedaliero lo ha fatto tornare un luogo sicuro”, ha spiegato Federica Miculan, responsabile dell’Unità operativa di Endoscopia dell’ospedale San Martino. “Prima i pazienti annullavano gli esami, ora l’adesione è tornata al cento per cento”.

“Una persona non vaccinata è una sconfitta, è un esercizio commerciale che chiude e un’attività che non riapre”, ha detto Sulis. “Ma anche un posto in ospedale occupato, un pronto soccorso in difficoltà e una visita specialistica che salta. La propria vita a rischio e la vita dei propri cari in pericolo”.

“I medici si stanno impegnando al massimo”, ha assicurato il presidente dell’Ordine dei medici, “all’hub tanti di loro stanno vaccinando la popolazione, rientrando dalla pensione o sospendendo la propria attività, perché sono convinti che la mobilitazione di tutte le forze sia cruciale: da parte del personale sanitario, della politica e delle amministrazioni, ma soprattutto da parte di tutti i cittadini”.

I manifesti realizzati dall’Ordine dei medici oristanese saranno distribuiti in tutto il territorio: “Li proporremo ovunque”, ha concluso Sulis. “Non appena torneremo in zona gialla anche in bar e ristoranti”.

Michele Delogu

Sabato, 8 maggio 2021

commenta