Appello da Oristano: “Ci sono mille libri da salvare”
Il proprietario li regala, dopo la chiusura del suo storico negozio che svuota i magazzini
Una foto che mostra un cassone di libri e cancelleria destinati al macero e tante polemiche. A Oristano nella rete si discute dopo la pubblicazione di quell’immagine davanti alla vecchia libreria Corrias, chiusa quasi due anni. Il post è stato proposto sulla bacheca Facebook da Luca Scalas, piuttosto dispiaciuto. Qualche minuto e giù critiche a non finire, spesso accompagnate da veri e propri sfoghi di maleducazione.
Toto Corrias, tra i pochi scaffali vuoti rimasti nel suo storico negozio che per decenni ha operato alla fine di via Mazzini, non nasconde il dispiacere: “Io non ho voluto accendere il computer per leggere: mi hanno riferito”, commenta con la moglie a fianco. “In questi mesi ho bussato a tante porte, ho rivolto tanti inviti per donare i libri che sono rimasti”, racconta. “C’è chi ha risposto. Sono venuti persino da Cagliari. Ma abbiamo ancora molti libri, forse più di mille. Non sono in vendita. Li possiamo donare ad enti e associazioni senza fini di lucro. Gli altri, quelli, ormai scaduti li dobbiamo mandare al macero”.
C’è di tutto tra i volumi rimasti: classici della letteratura, libri di testo delle scuole, persino la collezione di Bignamini, che chi ha qualche anno in più ricorderà, perché sui quei libri minuscoli, in un formato studiato apposta per essere nascosto durante gli esami scolastici, ha studiato i riassunti di letteratura o storia.
“Chi vuole può venire”, riprende Toto Corrias, “noi siamo pronti a regalare questi libri che, però, non possiamo vendere a privati uno ad uno, perché abbiamo cessato l’attività. Li possiamo donare a biblioteche, scuole, comuni, associazioni, purché non abbiamo fini di lucro”.
E allora, suole, biblioteche, associazioni, fatevi avanti: ci sono tanti libri da salvare.
Obiettivo raggiunto. Leggi qui
Sabato, 17 marzo 2018
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