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Ula Tirso celebra il centennale della Diga di Santa Chiara

In programma due giornate di convegni, una gara ciclistica e una mostra fotografica

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Ula Tirso

In programma due giornate di convegni, una gara ciclistica e una mostra fotografica

La comunità di Ula Tirso è pronta a celebrare il centennale della Diga di Santa Chiara.

A fare da apripista al calendario delle manifestazioni, sarà un convegno, in programma per domani sabato 27 aprile alle 18 in piazza IV Novembre, con una lectio dal titolo “Scienza e democrazia in Angelo Omedo”, a cura dello storico professor Carlo Lacaita, incentrata sulla figura di Angelo Omodeo e al quale lo studioso ha dedicato un libro uscito nel 2000.

Il suo intervento sarà però preceduto da quello di due giovani storici, Antonio Bonatesta dell’Università di Bari, che parlerà di “Acqua per il Mezzogiorno: sviluppo squilibrato e riformismo tra Ottocento e Novecento”, e Valeria Deplano dell’Università di Cagliari che invece interverrà su “Un’Isola da trasformare. La Sardegna tra fine Ottocento e il primo fascismo”.

I festeggiamenti entreranno poi nel vivo il giorno dopo, domenica 28 aprile, in coincidenza con Sa Die de Sa Sardigna: l’appuntamento è alle 11 davanti alla vecchia diga di Omedeo e Kambo, per celebrare i cento anni esatti della conclusione dei lavori dello sbarramento, progettato per impulso dei governi social riformisti, e che toccò al re Vittorio Emanuela III inaugurare.

Il punto di ritrovo sarà in piazza della chiesa Sant’Andrea Apostolo alle 9. Da qui partirà la camminata “A piedi al passo della barca”, lungo il sentiero di Zacaorta, Calavrighes, Sa Minda de S’Abrutzu (sito archeologico), Litu che dal paese porterà poi alla Diga di Santa Chiara, costruita nella gola di Su Sinnile, dove un tempo era dislocato un traghetto per l’attraversamento del fiume. Il servizio comunale, all’epoca, era stato affidato in appalto a una famiglia di Ula Tirso. La strada era la sola via d’accesso al paese prima della costruzione della diga, utilizzata dai braccianti e dagli operai per raggiungere il cantiere della grande opera che arrivò a occupare 16.000 persone (comprese donne, bambini e 400 prigionieri austro-ungarici).

“La vecchia diga di Omodeo e Kambo”, dichiara il sindaco Danilo Cossu in una lettera inviata ai suoi colleghi e alla nuova giunta regionale invitata a partecipare all’evento, “per noi è un monumento di enorme valore storico, culturale, architettonico, tecnologico e paesaggistico, che vorremmo sottrarre all’abbandono: la rievocheremo con gli stessi storici Lacaita, Bonatesta e Deplano, con l’ingegnere dell’ufficio dighe del Ministero, Luigi Ghinami, senza tacere sui problemi che in qualche caso lo sbarramento, o meglio, i due sbarramenti – quello storico e la nuova – non hanno risolto e anzi hanno persino accentuato nel nostro territorio”.

Nel libretto a cura dell’associazione Paesaggio Gramsci, che organizza con il comune le iniziative cominciate nel 2028 con l’amministrazione di Ovidio Loi, sono contenute immagini suggestive del cantiere, che saranno esposte con altre in una mostra fotografica nella stazione ferroviaria di Cagliari nei mesi estivi; e una pagina di Bachisio Zizi tratta dal romanzo “Il cammino spezzato”, nella quale è descritta la giornata dell’inaugurazione, come se già da allora fossero presenti le grandi prospettive che la diga apriva, ma anche il presentimento degli squilibri che avrebbe accentuato a monte.

Le manifestazioni proseguiranno poi domenica 12 maggio, sempre a Ula Tirso, alle 10 con il “Gran Premio Lago Omodeo”, la gara ciclistica amatoriale regionale organizzata dal gruppo sportivo Amatori Oristano e dal Comitato regionale sardo Federazione Ciclistica Italiana.

Da giugno fino ad agosto, invece, ci sarà la mostra fotografica visitabile alla Stazione Ferroviaria di Cagliari, in piazza Matteotti, dal titolo “Tirso Mirabilis”. Si potranno ammirare le diverse fasi della costruzione della diga di Santa Chiara fra il 1918 e il 1924 nelle foto in bianco e nero provenienti dall’archivio privato dei fratelli Costamagna (donato alla famiglia di Pasquale Pisu); i filmati dell’Istituto Luce, di Franco Taviani e Marco Kuweiller; la stampa dell’illustratore Giulio Cisari presente alla XIX Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1934 e, infine, la copertina del giornale inglese The War dedicata al bombardamento della diga nel 1941.

Una foto storica della diga di Santa Chiara presente nel libretto a cura dell'associazione Paesaggio Gramsci
Una delle foto storiche presenti nel libretto

Venerdì, 26 aprile 2024

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