"Spazi per i sogni": tra patrimonio e cultura, tutto pronto per Monumenti aperti 2024 - LinkOristano
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“Spazi per i sogni”: tra patrimonio e cultura, tutto pronto per Monumenti aperti 2024

A Nurachi e Oristano le prime due tappe in provincia, a maggio

Monumenti Aperti 2024
L'immagine scelta come simbolo dell'edizione di quest'anno

Cagliari

A Nurachi e Oristano le prime due tappe in provincia, a maggio

Con un totale di 78 comuni tra la Sardegna e la penisola, la 28ª edizione di Monumenti Aperti si presenta come la più ricca e ambiziosa finora. Alla soglia dei trent’anni di storia, la manifestazione continua a crescere, accogliendo nella sua rete un numero sempre più alto di amministrazioni locali, con tanti debutti in Sardegna e importanti conferme sul fronte nazionale. Il programma della manifestazione, quest’anno sotto il titolo “Spazio per i sogni”, è stato presentato stamane durante una conferenza stampa nella biblioteca regionale, in viale Trieste a Cagliari.

L’edizione 2024 prenderà il via sabato 4  e domenica 5 maggio con le tappe a Nurachi, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Samassi, San Gavino Monreale, Sassari e Sant’Antioco, per concludersi il sabato 26 e domenica 27 ottobre a Cagliari, luogo dove tutto ebbe inizio nel lontano 1997.

Il calendario primaverile attraverserà la Sardegna fino al 2 giugno, coinvolgendo 64 comuni e presentando una vasta gamma di beni culturali e naturali. La parte autunnale, invece, prenderà il via il 12 ottobre da Bitonto, in Puglia, seguita dal weekend successivo da Ferrara e dagli undici comuni dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura.

Massimiliano Messina, presidente dell’associazione Imago Mundi che coordina il progetto, ha sottolineato l’importanza di questa edizione dedicata a Linetta Serri, figura di spicco nel decennio precedente per l’associazione, e ha segnalato la crescita della manifestazione sia in Sardegna che a livello nazionale.

Il programma prevede la partecipazione di 78 comuni, che metteranno a disposizione oltre 800 monumenti affidati alla gestione e al racconto di quasi 20.000 studenti e volontari. Un coinvolgimento diffuso che caratterizza Monumenti Aperti come un evento di grande rilevanza sociale e culturale.

Il 2024 segna inoltre un momento straordinario per la crescita del circuito nazionale di Monumenti Aperti, grazie a un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro, che coinvolgerà quindici regioni. L’attenzione e il supporto delle istituzioni nazionali e locali confermano l’importanza di Monumenti Aperti come un’iniziativa capace di promuovere la cultura e valorizzare il patrimonio storico-artistico del nostro Paese.

In Sardegna. Sono 78 i comuni che aderiscono quest’anno alla manifestazione, in cinque fine settimana dal 4 maggio al 2 giugno e poi dal 12 al 27 ottobre, nella seconda parte che verrà chiusa da Cagliari. Si inizia dunque il 4 maggio con Nurachi (alla sua prima partecipazione), dove verranno aperti l’oasi e la torre di Pischeredda, la Cantina Sardu e la Cantina Caddeo; nello stesso giorno ci sono Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Samassi (un altro esordio, con la chiesa di San Geminiano e l’edificio storico della scuola primaria), San Gavino Monreale, Sassari e Sant’Antioco.

Si prosegue nel weekend successivo, quello dell’11 e 12 maggio, con 13 comuni: Arzachena (alla sua prima partecipazione, metterà in mostra il circolo megalitico Li Muri e il Museo civico Michele Ruzittu), Carbonia, Decimoputzu, Dorgali, Escalaplano (prima partecipazione, con la necropoli dell’area archeologica San Giovanni – Fossada e la Casa della cultura Oreste Pili), Iglesias, Lunamatrona e Sanluri (entrambe solo domenica 12), Oristano, San Sperate, Sestu, Villacidro e Villaputzu.

Il 18 e 19 maggio si potrà visitare Alghero, Chiaramonti, Ittiri, Nuxis (altro nuovo ingresso, con la chiesa di Sant’Elia e la grotta di Sa Marchesa), Ossi, Ovodda (solo domenica 19), Pabillonis, Ploaghe, Serramanna, Simala (prima partecipazione, propone in particolare la chiesa di San Niccolò e la Casa Mascia) e Triei.

Difficile scegliere nel fine settimana del 25 e 26 maggio con ben 21 comuni: Arbus, Bosa, Cuglieri, Gavoi, Gonnosfanadiga, Guspini, Monteleone Rocca Doria, Olbia, Pula, Sardara, Sarroch, Settimo San Pietro, Siddi, Sini (per questa prima partecipazione si potranno visitare la chiesa campestre di San Giorgio e il monumento naturale dell’olivo millenario), Terralba e Villasimius. Presenti anche cinque centri dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano: Monastir, Nuraminis, Samatzai, Ussana e Villasor.

La prima tranche dell’edizione 2024 si concluderà nel weekend dell’1 e 2 giugno: parteciperanno Ardauli, Ballao, Carloforte, Elmas, Genuri, Neoneli, Padria, Segariu (per la prima volta, visitabili la chiesa di San Giorgio Martire e la chiesa di San Sebastiano), Stintino, Teulada e Tuili.

Dopo la pausa estiva si riprende in autunno, a ottobre, con la città pugliese di Bitonto, sabato 12 e domenica 13, il weekend successivo, quello del 19 e 20 ottobre, vedrà invece Ferrara, in Emilia Romagna, e i comuni dell’Alta Gallura Aggius, Aglientu, Badesi (prima partecipazione, visitabile, tra gli altri, la Chiavica di Zilvara), Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa di Gallura (prima partecipazione, visitabile, tra gli altri il sito archeologico Lu Brandali), Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola e Viddalba (altro nuovo ingresso dove sarà visitabile il Museo archeologico). Monumenti Aperti 2024 si concluderà il 27 e 28 ottobre a Cagliari.

“Con il tema di questa edizione”, ha spiegato l’associazione Imago Mundi, “si vuole sostenere la necessità (e la capacità delle comunità) di creare spazi, fisici e virtuali, per il perseguimento e la realizzazione di sogni, siano essi già concretizzati – quindi memoria – che da realizzare – quindi evoluzione/futuro. L’eredità, la memoria del patrimonio narrato (la realizzazione del sogno), viene qui riconosciuta come uno strumento, uno spazio condiviso dove agire insieme per lo sviluppo culturale, sociale, economico e ambientale di un territorio e all’interno del quale rispettare quei principi di sostenibilità e benessere che sono al centro dell’impegno contemporaneo”.

“È la realizzazione del sogno di qualcuno che è diventato il patrimonio di qualcun altro. Ogni comunità si alimenta di storie proprie, che ha creato, conservato e tramandato. Storie che spesso ruotano attorno a un oggetto, a un segno che proviene dal passato e racchiude qualcosa da scoprire. Quando visitiamo un museo, un sito archeologico, un giardino storico, una villa del secolo scorso, un palazzo moderno, un’architettura contemporanea e, in generale, quando entriamo in contatto con il patrimonio culturale, esso ci parla di processi, di ricerca, di lavoro, di passaggi, di attraversamenti e di vite più o meno note: di sogni, appunto, realizzati che formano memoria ed eredità culturale, quindi, patrimonio di comunità. Per il visual, a cura di Daniele Pani, è stata scelta una foto del Teatro comunale di Ferrara scattata da Giacomo Brini. Il teatro, gremito di volontari di Monumenti Aperti che insieme celebrano la loro capacità di narrazione, diventa un luogo di luce e colori caldi che accoglie e nel contempo dichiara con potente immediatezza, profonda e autorevole, il suo ruolo di generatore di sogni e di portatore di memoria. Diventa la casa (per questa edizione) del marchio di Monumenti Aperti che si presenta già dal sipario, della cui trama di tessuto sembra essere parte integrante, fino ad arrivare ai cappellini rossi in sala e sui palchetti laterali, promuovendo un’esperienza di cultura e saldando ogni nuova conoscenza alla memoria”.

Per restare aggiornati su tutte le tappe e i luoghi, si può consultare il sito di Monumenti Aperti e i canali social.

Sostenere Monumenti Aperti. Anche quest’anno Imago Mundi è tra i beneficiari del 5X1000 del Ministero della Cultura che prevede il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (soggetti di cui all’art. 2, comma 2, del D.P.C.M. 28 luglio 2016). Per questo è possibile sostenere il progetto Monumenti Aperti devolvendo a Imago Mundi – sui moduli della dichiarazione dei redditi – il proprio 5 per mille del gettito Irpef comunque dovuto, senza nessuna spesa.

Venerdì, 19 aprile 2024

 

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