Energia elettrica: "Serve una proroga di tre mesi: troppi dubbi sul passaggio alle tutele graduali" - LinkOristano
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Energia elettrica: “Serve una proroga di tre mesi: troppi dubbi sul passaggio alle tutele graduali”

La richiesta avanzata da Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna

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Foto d'archivio

Oristano

La richiesta avanzata da Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna

“A due mesi dalla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica, sono ancora troppi i dubbi che attanagliano gli utenti, tra questioni irrisolte circa il passaggio al servizio a tutele graduali e informazioni del tutto carenti sia da parte di Arera che delle società energetiche”. Lo affermano Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna, associazioni dalle cui segnalazioni è nata l’audizione di Arera in Parlamento dello scorso 24 aprile. Le due organizzazioni, inoltre, chiedono che sia prorogato di tre mesi il termine per la presentazione delle domande per il passaggio alle tutele graduali.

“28 milioni di utenti domestici”, sottolineano le due associazioni, “hanno sulla carta il diritto di rientrare nella maggior tutela, anche per cogliere l’opportunità di passare al servizio tutele graduali, con tariffe molto più convenienti e condizioni contrattuali certe, e non lo sanno e nessuno glielo dice. Arera, a seguito delle nostre sollecitazioni, ha fornito chiarimenti in merito al termine del 30 giugno come data ultima da intendersi per l’invio dell’apposita istanza sul rientro nel mercato tutelato, indispensabile per il successivo passaggio alle tutele graduali, ma ancora non basta: diverse domande rimangono ancora senza risposta e stanno generando confusione tra gli utenti della luce”.

In particolare, Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna chiedono cosa accadrà il 1° luglio a coloro che avranno attivato la procedura, ma la stessa non sarà ancora stata portata a compimento dall’esercente di maggior tutela.

“Atteso che i tempi tecnici necessari per effettuare il cambio possono arrivare anche al 1° settembre”, domandano le due associazioni, “nelle more si avrà diritto alle condizioni tariffarie più convenienti della maggior tutela o si dovranno subire le tariffe più elevate del proprio fornitore del mercato libero? Considerato che una consistente fetta di utenti dell’energia (15 milioni circa) non ha conoscenze informatiche o ne ha poche, e che per effettuare il rientro nel mercato tutelato è necessario avere accesso a internet, cosa si intende fare per mettere questi milioni di consumatori nelle condizioni di poter esercitare i loro diritti? Visto che la procedura per il rientro è complessa da realizzare anche per l’enormità della documentazione richiesta da parte di alcuni esercenti la Maggior Tutela, cosa si intende fare per semplificarla e come si intende obbligare gli esercenti la maggior tutela ad agevolare il più possibile la procedura di rientro?”.

“Cosa accadrà a coloro che dal 1° luglio attiveranno un’utenza domestica? Dovranno obbligatoriamente scegliere un fornitore del mercato libero o avranno diritto ad accedere al servizio tutele graduali? Come si intende affrontare il pressing commerciale degli operatori che gestiscono il servizio a tutele graduali sui propri clienti per il passaggio ad un’offerta del mercato libero? Con la fine del mercato tutelato”, concludono Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna, “allorquando gli utenti del mercato libero non avranno più nessuna alternativa, è facilmente ipotizzabile un forte rialzo delle tariffe. Cosa l’Autorità intende fare per argine questo prevedibile fenomeno?”.

Domande che le associazioni rivolgono ad Arera, Governo e Parlamento, unitamente all’appello – considerati i dubbi sulla procedura per il rientro e la campagna informativa che Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna ritengono fortemente carente e inefficace – affinché sia prorogato il termine per la presentazione delle domande per il passaggio al servizio a tutele graduali.

Giovedì, 2 maggio 2024

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