Finanziamenti con truffa anche in Sardegna: sequestrati i beni di sette società - LinkOristano
Cronaca

Finanziamenti con truffa anche in Sardegna: sequestrati i beni di sette società

Inchiesta della Guardia di finanza, i truffati sono almeno 650

Guardia di finanza
Foto Guardia di finanza

Faenza

Inchiesta della Guardia di finanza, le vittime sono almeno 650

I finanzieri della Compagnia di Faenza hanno dato esecuzione ad un sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Ravenna nei confronti di sette società e cinque persone, appartenenti ad un’organizzazione che ha ottenuto indebiti profitti per oltre 2 milioni di euro promettendo finanziamenti europei per l’acquisto di case o l’avviamento di attività imprenditoriali. Identificate finora 650 vittime della truffa, residenti in 13 regioni, tra cui la Sardegna.

Il provvedimento segue l’emissione, nel dicembre scorso, di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dalle Fiamme gialle faentine per i reati di associazione a delinquere, truffa, autoriciclaggio ed emissione di fatture false, ed è frutto degli ulteriori approfondimenti svolti dagli investigatori anche sul versante patrimoniale.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ravenna, alle vittime delle truffe veniva prospettata la possibilità di ottenere finanziamenti erogati da organismi dell’Unione Europea a condizioni molto vantaggiose come incentivo per acquistare case, avviare iniziative imprenditoriali o semplicemente ottenere della liquidità.

Ma per ottenerli quei fondi era necessario il pagamento di una somma, a titolo di istruttoria per la pratica, da accreditare sui conti bancari di società riconducibili al sodalizio, con sede a Cagliari, Roma, Torino e Viareggio. I finanziamenti promessi – per un importo complessivo di circa 60 milioni di euro – non sono mai arrivati: quei fondi europei non esistevano.

Le società coinvolte nella truffa sono state quindi sottoposte a sequestro, unitamente alla totalità dei beni aziendali ad esse riferibili.

Il provvedimento ha riguardato anche le disponibilità finanziarie delle persone indagate, fino alla concorrenza dell’intero profitto illecitamente ottenuto.

Giovedì, 2 maggio 2024

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