Dieci anni fa il ciclone Cleopatra travolse l'Oristanese: cosa è stato fatto e cosa resta da fare? - LinkOristano
Alluvione

Dieci anni fa il ciclone Cleopatra travolse l’Oristanese: cosa è stato fatto e cosa resta da fare?

La situazione oggi tra Terralba, San Nicolò d'Arcidano e Solarussa

Alluvione Ciclone Cleopatra 2013
Foto d'archivio

Oristano

La situazione oggi tra Terralba, San Nicolò d’Arcidano e Solarussa

Sono passati 10 anni da quel terribile lunedì 18 novembre 2013, quando il ciclone Cleopatra si abbatté sulla Sardegna, portando con sé 19 morti e ingenti danni. Nell’Oristanese Uras pianse una vittima, Vannina Figus. Ma l’alluvione ha lasciato cicatrici anche a Terralba, Solarussa e San Nicolò d’Arcidano.

“A Terralba”, dice il sindaco Sandro Pili, “sono diverse le opere realizzate negli ultimi 10 anni per potenziare la rete di drenaggio del paese. L’alluvione fece emergere le fragilità del territorio, quegli elementi vanno tenuti in considerazione. A giorni approveremo il progetto esecutivo per il collettore, un grosso tubo che ci permetterà di raccogliere in maniera più celere le acque. L’intervento, finanziato dalla Regione, è da 1,2 milioni di euro. Contiamo di avviare la gara d’appalto entro la fine dell’anno”.

Altre opere infrastrutturali, che riguardano un po’ tutti i paesi del circondario, sono legate al bacino del rio Mogoro e vedono in prima linea l’Unione dei Comuni del Terralbese. “In questo caso”, ha aggiunto il sindaco di Terralba, “i tempi sono più lunghi. Abbiamo un progetto preliminare generale, sottoposto a valutazione di impatto ambientale. Alcune opere, però, sono già arrivate alla fase della progettazione definitiva”.

Sandro Pili marzo 2023
Sandro Pili

A San Nicolò d’Arcidano si è intervenuto in particolare sul Flumini Mannu. “Si è lavorato sulla pulizia del corso d’acqua”, ha spiegato il sindaco Davide Fanari, “lo si è fatto con il supporto del Genio civile, che ha finanziato e appaltato i lavori, eseguiti dal Consorzio di bonifica. Voglio citare in particolare, oltre alla pulizia dell’alveo, il potenziamento degli argini”. Nel paese, inoltre, sono stati potenziati i canali di scolo delle acque meteoriche e si provvede periodicamente alla pulizia delle caditoie, così da garantire il deflusso dell’acqua. “In più”, ha detto ancora Fanari, “abbiamo potenziato le pompe sommerse nella parte bassa del paese”.

L’amministrazione comunale spera ora di riuscire ad aggiudicarsi un finanziamento da 800.000 euro, che servirebbe per il potenziamento della rete fognaria della zona bassa del paese. “Abbiamo avviato lo studio di fattibilità”, ha concluso il sindaco, “vogliamo raddoppiare le tubazioni”.

Davide Fanari sindaco San Nicolò d'Arcidano
Davide Fanari

Tanto, in questi 10 anni, è stato fatto a Solarussa. “Via Gramsci”, spiega il sindaco Mario Tendas, “è stata la strada maggiormente colpita dall’alluvione del 2013. Lì sono stati ridimensionati i tubi di scarico delle acque meteoriche. I nuovi tubi sono 8-10 volte più grandi dei vecchi. I lavori, realizzati grazie a 1,5 milioni di euro del Pnrr, sono stati completati e ora stiamo procedendo con la rendicontazione”.

Dopo Cleopatra, l’Autorità di bacino regionale della Sardegna aveva chiesto al Comune lo stombamento del canale di Sa Paui. “Quell’opera, costata 600.000 euro, è stata portata a termine dall’amministrazione e dal Consorzio di bonifica. In questa fase”, dice ancora Tendas, “siamo invece concentrati su alcuni progetti comunitari a valere sul programma Interreg. Si tratta di opere di permeabilizzazione, come quelle già completate nella zona di via Deledda. Con un secondo progetto pilota, che interesserà la zona tra via Gramsci e gli spogliatoi del campo sportivo, metteremo a dimora alberi a basso fusto, piante che hanno un’alta capacità di assorbimento idrico”.

Ma si è pensato anche al contenimento dell’acqua che arriva da nord, in particolare dalla zona di Bauladu e Paulilatino. A circa 1,2 chilometri dal centro abitato verrà realizzato uno sbarramento, e tre vasche di laminazione saranno piazzate più lontano. L’importante opera da 8 milioni di euro, finanziata dalla Regione, è alla fase della progettazione preliminare, affidata tramite una gara comunitaria allo studio Majone di Parma. “Le vasche”, ha concluso il sindaco di Solarussa, “serviranno a contenere l’acqua che arriva da nord. La preoccupazione resta, 10 anni dopo Cleopatra, quell’alluvione ha lasciato il segno”.

Mario Tendas ridimensionata
Mario Tendas

Intanto, per ricordare quelle terribili giornate dell’autunno 2013, oggi a Terralba è in programma l’incontro “A dieci anni dall’alluvione Cleopatra”. L’appuntamento, promosso dall’associazione Sardinia Màskaras e patrocinato dal Comune, si terrà alle ore 17.30 al teatro comunale. Ci sarà spazio per foto, video e testimonianze da Uras e Terralba, ma anche per un breve dibattito. Sul Gian Paolo Salaris.

Sabato, 18 novembre 2023

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