Elezioni, il segretario Sanna chiede le primarie nel Partito Democratico - LinkOristano

Elezioni, il segretario Sanna chiede le primarie nel Partito Democratico

Si fanno i primi nomi. Pes punta alla conferma. In lizza Sanna e Biancu? Il tavolo del centrosinistra dice sì alle consultazioni

Bandiere Pd

Si guarda già alle prossime elezioni politiche anche in provincia di Oristano, dopo l’accelerazione della crisi che ha portato il capo del Governo Mario Monti ad annunciare le dimissioni dopo l’approvazione della legge di stabilità. Il segretario provinciale del Pd Gianni Sanna è subito sceso in campo per rilanciare la proposta delle primarie, da confermare come strumento nella scelta dei candidati.

“Mi aspetto che sabato la direzione regionale approvi il regolamento”, scrive Gianni Sanna sul suo blog.  “Le primarie per i parlamentari vanno fatte. Subito. Non solo perché dobbiamo correggere, per quel che riguarda almeno noi, i difetti di una legge schifosa, ma perché niente può essere dato per scontato per alcuno, nel Paese e nei territori”.

“La rappresentanza politica è una cosa seria”, sostiene ancora Giani Sanna. “Richiede la consapevolezza della complessitá, competenze personali, legame con il territorio che ti esprime. Una grande passione civile e un grande rigore morale. Perché sono sempre le persone che danno prestigio agli incarichi e non viceversa”.

“Saranno primarie nostre e quindi devono essere contenibili”, scrive il segretario provinciale del Pd, Gianni Sanna. Non possiamo avanzare scuse. Il nostro popolo non ce lo perdonerebbe”.

Il Pd oristanese al momento esprime un solo parlamentare, la deputata Caterina Pes. Si comincia dunque dalla sua possibile conferma, ma se ci saranno le primarie sarà battaglia. Altri scenderanno in lista. E tra gli altri il nome più in vista potrebbe essere quello dell’ex assessore regionale e attuale consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna. La scorsa primavera, in occasione delle trattative per le elezioni comunali di Oristano, venne ascritto proprio a Sanna buona parte del merito sulla ricucitura avvenuta con l’attuale assessore comunale Peppino Marras, che aveva di recente lasciato il Pd. Si disse allora che Gian Valerio Sanna avrebbe potuto liberare il posto in Regione per andare a Roma e che a Cagliari lo avrebbe potuto sostituire proprio Marras. Si vedrà se quelle supposizioni fossero vere o meno. Nel Pd, comunque, bisognerà capire cosa intenderà fare anche l’ex capogruppo in Consiglio regionale Antonio Biancu. Un po’ defilato negli ultimi due anni, Biancu è ricomparso in prima fila in occasione delle recenti primarie, impegnandosi a fondo nel sostenere la candidatura di Matteo Renzi, che in provincia ha avuto consensi e anche qualche significativa affermazione, guarda caso proprio a Baressa, paese di Biancu, dove ha fatto il pieno di voti.

Il tavolo regionale del Centrosinistra dice sì alle primarie
I partiti del centrosinistra si preparano alle prossime scadenze elettorali e confermano il metodo delle primarie per la scelta dei candidati. E’ quanto emerso dalla prima riunione del tavolo regionale dopo le consultazioni per la scelta del candidato premier. Un tavolo cui hanno partecipato tutte le formazioni, comprese quelle che non hanno preso parte direttamente alle primarie All’esame dei leader di Pd, Sel, Idv, Rossomori, Ps, Rc, PdCI, Api, Upc-Moderati gli scenari locali, regionali e nazionali in cui nei prossimi mesi sarà impegnata la coalizione e le modalità di organizzazione della partecipazione al voto.

“Si conferma l’opzione privilegiata per lo strumento delle primarie – si legge in una nota – anche per le principali competizioni in sede comunale. Nella primavera del 2013 tra i principali comuni che andranno al voto in Sardegna si annoverano Iglesias, Macomer ed Assemini: il centrosinistra si presentera’ con le forze che sono un’alternativa regionale e che hanno vinto gli ultimi tre anni le amministrative, e si prepara ad indire le primarie subito dopo le politiche, nel mese di marzo o nella prima settimana di aprile. Dal tavolo emerge l’auspicio condiviso e l’impegno per la vittoria del Centrosinistra alle prossime elezioni politiche come unica alternativa credibile al ritorno di Berlusconi e come elemento di conferma e di rafforzamento del quadro di alternativa regionale”.

“In una fase di paralisi economica dell’isola – osservano i leader del centrosinistra – risulta inaccettabile e incomprensibile la scelta dell’esecutivo Cappellacci di non procedere con la legge Finanziaria. Al pasticcio delle riforme senza maggioranza si aggiunge il rinvio di scelte obbligate sul fronte della spesa pubblica con un gravissimo danno per l’intero sistema economico e sociale. Si tratta della conferma che questa maggioranza di centrodestra e’ incapace di fare sintesi sulle azioni di governo ma solo sulle poltrone da dividere e che i protagonisti di questa stagione sono irrimediabilmente compromessi”.

Lunedì, 10 dicembre 2012

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