La Marmilla differenzia l’81% dei rifiuti e punta al compostaggio domestico - LinkOristano
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La Marmilla differenzia l’81% dei rifiuti e punta al compostaggio domestico

I dati del servizio nei 18 comuni dell'Unione in un anno condizionato dalla pandemia

Marmilla - raccolta differenziata

La Marmilla differenzia l’81% dei rifiuti e punta al compostaggio domestico
I dati del servizio nei 18 comuni dell’Unione in un anno condizionato dalla pandemia

La raccolta dei rifiuti

La Marmilla differenzia l’81% dei rifiuti urbani prodotti dai suoi oltre 24 mila abitanti. È uno dei dati più alti in tutta la Sardegna. Zona interna, che merita, dunque, il titolo di territorio riciclone grazie al servizio di raccolta differenziata gestito dall’Unione “Marmilla” nei suoi diciotto comuni. Ma rimangono ancora molte sfide aperte: riduzione dei costi del servizio e diffusione molto più capillare del compostaggio domestico, soluzione che ridurrebbe le quantità di rifiuto portate a smaltimento e permetterebbe di distribuire premialità fra i cittadini della Marmilla.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti”, ha detto il presidente dell’Unione Marmilla, Marco Pisanu, “ma vogliamo fare sempre meglio, anche grazie alla collaborazione dei cittadini. Per questo attiveremo nuove campagne di sensibilizzazione nel territorio e incontri con le popolazioni, perché la raccolta differenziata migliori sempre di più e vengano messi in pratica da tutti i nostri cittadini comportamenti sempre più responsabili, che faranno bene al nostro ambiente. Come, appunto, l’adozione del compostaggio domestico da un numero sempre maggiore di privati”.

L’ingegner Valerio Porcu, responsabile del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti per conto dell’Unione Marmilla, ha illustrato i dati durante l’assemblea di sindaci e amministratori, nella sala convegni del museo del territorio del Consorzio turistico Sa Corona Arrubia. Il servizio, gestito dalle due ditte “Econord” e “Cosir” ha raggiunto nel 2020 una percentuale di raccolta differenziata dell’81,06. “Un ottimo dato”, ha sottolineato Porcu, “anche se con un leggero decremento rispetto al 2019 (-0,81%) a causa delle restrizioni imposte dalle varie ordinanze ministeriali e regionali per il contenimento dei contagi di Covid-19 e i passaggi speciali di ritiro dei rifiuti dedicati alle utenze soggette a protocolli sanitari”.

Nel 2020 sono cresciute le seguenti tipologie di rifiuti raccolti: plastica e imballaggi metallici (+ 3,73%), metalli (+ 44,26), toner da stampanti (+ 496,61), inerti (+ 78,80), ingombranti (+ 35,66) e secco residuo ( + 0,40). “L’aumento di metalli e ingombranti è un segnale delle restrizioni lavorative e di movimento, legate alla pandemia, che hanno favorito l’effetto pulizia nelle case dei cittadini”, ha spiegato l’ingegnere. “Il leggero aumento dell’indifferenziato è legato ai ritiri dalle utenze Covid-19, malati soggetti in quarantena o isolamento fiduciario. L’aumento di inerti e toner per stampanti invece si spiega con il potenziamento degli ecocentri, attivati nel 2020”.

In diminuzione le restanti tipologie di rifiuti: vetro (- 3,24%), organico ( – 8,65%), medicinali ( – 30,89%), batterie e accumulatori ( – 37,43%), abbigliamento ( – 45,49%), oli da cucina ( – 16,69%), apparecchiature elettriche ed elettroniche ( – 24,31%).

“Il decremento di rifiuti organici da cucine e mense è un altro indice dell’effetto delle chiusure imposte dalla pandemia nell’attività di ristorazione. Il trend negativo dei medicinali ribadisce la tendenza benefica dell’effetto generato dall’uso di mascherine e igienizzanti, misure preventive anche verso altre malattie e patologie”. Nel 2020 sono 8923 le tonnellate totali di rifiuti prodotti nei 18 comuni dell’Unione “Marmilla”.

Altro fiore all’occhiello del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti gestiti in forma associata sono gli ecocentri, dei quali si servono sempre più i residenti in Marmilla. Al momento sono attivi gli ecocentri di Sanluri, Villamar, Villanovaforru, Collinas, Segariu, Gesturi e Villanovafranca. Saranno aperti prossimamente anche a Tuili, Barumini e Lunamatrona.

Dal punto di vista ambientale i risultati rimangono confortanti e superiori alle previsioni. Invece dal punto di vista economico si registra una controtendenza, con un aumento del costo complessivo del servizio pari al 2,37 per cento, lievitato dunque dai 2 milioni e 141 mila euro del 2019 ai 2 milioni e 192 mila euro del 2020. Le previsioni per il 2021 riguardano un altro possibile aumento del 4,3 per cento, un dato, che però potrebbe calare nel corso dell’anno se l’emergenza Covid si dovesse ridurre e per effetto delle premialità applicate dalla Regione all’Unione. Proprio la gestione dei rifiuti urbani derivanti, direttamente o indirettamente, dalla pandemia, hanno fatto lievitare la spesa per il servizio di 35 mila euro nel 2020.

Dal 2019 l’Unione Marmilla ha avviato la diffusione del compostaggio del rifiuto biodegradabile prodotto dalle utenze domestiche. “Una modalità che però stenta ancora a diffondersi, nonostante siano stati già approvati degli sgravi sulla tariffa dei rifiuti e campagne di informazione e sensibilizzazione capillari”, si legge  nel rendiconto del servizio, approvato dall’assemblea degli amministratori dell’Unione.

La Giunta ha stabilito importanti agevolazioni tariffarie da applicare alle utenze che attivino il compostaggio domestico: 60 euro di sgravio per un’utenza domestica composta da 6 unità e più, 55 euro per cinque unità, 50 per quattro unità, 45 per tre unità, 40 per due unità e 30 euro per un’utenza domestica con una sola persona.

L’Unione è pronta a mettere in campo altre iniziative. “Nuove campagne di sensibilizzazione e incontri con i cittadini”, ha annunciato il presidente Pisanu, “ma potremmo anche avviare un progetto pilota per la realizzazione negli ecocentri comunali di piccoli impianti di compostaggio di prossimità, per evitare di inviare a smaltimento almeno, ma non solo, i rifiuti biodegradabili derivanti da sfalci e potature prodotti dalle utenze domestiche. La gestione sarebbe a carico dell’Unione, chiederemmo però un finanziamento per queste nuove infrastrutture”.

Lunedì, 10 maggio 2021

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