Covid, appello alla Figc: "Bloccate i campionati di calcio dilettantistici" - LinkOristano
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Covid, appello alla Figc: “Bloccate i campionati di calcio dilettantistici”

La Polisportiva Allai si ritira e chiede l'annullamento della stagione sportiva

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Coronavirus, appello alla Figc: “Bloccate i campionati di calcio dilettantistici”
La Polisportiva Allai si ritira e chiede l’annullamento della stagione sportiva

Foto Facebook @Pol.Allai1980

La Polisportiva Allai si ritira dalla Seconda Categoria e chiede al presidente del Comitato regionale Sardegna Figc-Lnd Gianni Cadoni l’annullamento dei campionati dilettantistici di calcio. Troppo grande la paura per l’emergenza sanitaria, così il presidente Daniel Fadda, il consiglio direttivo e i soci del club hanno deciso di fare un passo indietro.

Lo sport è passione e divertimento. Ma giocare con il pericolo Covid-19 nei paraggi non è semplice. Il rischio di far partire focolai e mettere in pericolo la salute dei calciatori e della comunità ha convinto la Polisportiva Allai al ritiro dal torneo di Seconda Categoria e a chiedere, inoltre, lo stop dei campionati, perché il calcio, essendo uno sport di contatto, espone i calciatori e le società a grandi rischi.

“Non avrei mai voluto scrivere questo messaggio, ma le circostanze non mi danno altre alternative. Dopo una lunga riunione del direttivo e dei soci, all’unanimità, abbiamo preso la difficile decisione che, nonostante l’iscrizione già effettuata, la Polisportiva Allai non prenderà parte a questo campionato”, scrive con rammarico Daniel Fadda.

La Polisportiva Allai si ritira per tutelare la comunità. “Lo abbiamo fatto con il cuore gonfio di dolore”, continua il presidente, “ma l’attuale cronaca ed il crescente bollettino dei positivi al Covid non ci ha lasciato altre speranze. Con questa decisione interrompiamo un’attività che è durata ininterrottamente per 40 anni. Durante tutto questo periodo, non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo sempre affrontato con caparbietà le difficoltà ma questa volta la posta in palio è troppo alta: la salute dei nostri figli, dei nostri anziani e di tutti noi ha la priorità”.

Il piccolo centro del Barigadu non è stato travolto dall’emergenza sanitaria, nonostante tutto il presidente Fadda preferisce non giocare col fuoco: “L’Allai, più che una società di calcio, è sempre stata un’importante veicolo di socializzazione, composto da amici e parenti. Giocare al calcio per noi vuole dire divertimento, conoscere nuove persone e trascorrere delle giornate tutti assieme all’insegna dell’allegria, ma se tutto questo mette a rischio la salute di un intero paese dove al momento (fortunatamente) non si registrano casi positivi oppure quarantene o isolamenti fiduciari, riteniamo non sia assolutamente il caso di forzare la mano e sfidare questa fortuna”.

“Ci scusiamo con tutti gli amici che ci si erano già attivati per sostenerci (moralmente ed economicamente)”, conclude Fadda, “ma a volte, per un bene superiore, è necessario prendere delle decisioni difficili e dolorose e sono sicuro che capiranno le nostre motivazioni”.

Martedì, 29 settembre 2020

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