Sbarcheranno al porto di Arbatax i 125 migranti a bordo della "Alan Kurdi" - LinkOristano
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Sbarcheranno al porto di Arbatax i 125 migranti a bordo della “Alan Kurdi”

L'amministrazione comunale di Tortolì in difficoltà

Arbatax - migranti nell'Alan Kurdi - Foto da twitter Sea-Eye

Sbarcheranno al porto di Arbatax i 125 migranti a bordo della “Alan Kurdi”
L’amministrazione comunale di Tortolì in difficoltà

Una donna, un uomo e due bambini a bordo della Alan Kurdi nelle acqua di Arbatax – Foto da pagina Twitter Sea-Eye

Entrerà in porto per far scendere i 125 migranti soccorsi negli ultimi 5 giorni nel Mediterraneo, la nave “Alan Kurdi”, da qualche ora nella rada di Arbatax, in Ogliastra. Per il momento, tuttavia, non ci sono operazioni di avvicinamento al porto per lo sbarco dei passeggeri, nonostante l’autorizzazione del ministero dell’Interno, arrivata questa mattina, alle 12.45.

A bordo ci sono 50 minori, fra i quali bambini piccoli, secondo quanto riferito dalla Sea-Eye, la ong tedesco cui fa capo la ‘Alan Kurdi’.

Dopo aver fatto sbarcare i 125 migranti, la nave potrà ripartire, sempre che le condizioni marine lo consentiranno, dato che è atteso un forte maestrale. Non si sa dove gli stranieri saranno alloggiati, una volta lasciata la nave e prima della redistribuzione in Europa, già programmata. Una destinazione momentanea ipotizzata è il centro di accoglienza di Monastir, vicino a Cagliari, che già ospita decine di algerini sbarcati nelle ultime settimane sulle coste della Sardegna.

“Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità all’interno del quadro normativo, in particolare nell’assistenza ai bambini e minori”, fa sapere il comune di Tortolì, nel cui territorio si trova il porto di Arbatax.

“Ci sono, però, delle criticità”, rileva l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Cannas. “Il porto di Arbatax è privo delle minime strutture di sostegno e accoglienza; il nostro sistema sanitario è già compresso dai casi positivi di covid in Ogliastra e dalle altre emergenze del territorio. Stiamo lavorando per evitare ulteriori sollecitazioni alle nostre comunità già sotto pressione a causa dell’emergenza sanitaria in corso, l’incertezza sul lavoro, l’avvio del sistema scolastico”.

Ad accogliere i migranti a bordo si era detto disponibile anche il vicesindaco di Marsiglia, Benoit Payan: “Non lasceremo dei naufraghi morire nel Mediterraneo”, ha twittato Payan.

La Sea-Eye ha fatto sapere di essersi rivolta a quattro Paesi – Italia, Malta, Germania e Francia – per ottenere l’autorizzazione ad attraccare in un porto sicuro, senza ricevere risposta, fino a stamattina. La Alan Kurdi aveva soccorso in mare 133 migranti in tutto, ma otto persone, fra cui due donne, un uomo, quattro bimbi e un neonato sono state fatte sbarcare dalla guardia costiera italiana.

Giovedì, 24 settembre 2020

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