La Sardegna incontra le Shetland con il film festival "Terre di confine" - LinkOristano
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La Sardegna incontra le Shetland con il film festival “Terre di confine”

Anche Asuni e Solarussa tra i comuni che ospiteranno la tredicesima edizione della rassegna

La Sardegna incontra le Shetland con il film festival “Terre di confine”
Anche Asuni e Solarussa tra i comuni che ospiteranno la tredicesima edizione della rassegna

Conferenza stampa per il film festival “Terre di confine”

Manca poco alla tredicesima edizione del film festival “Terre di confine”. Si partirà giovedì 24 settembre alla Cineteca sarda di Cagliari per proseguire il 25, 26 e 27 settembre all’anfiteatro di Asuni e nel cortile del MEA, per poi concludersi il 2, 3 e 4 ottobre a Solarussa tra il cortile di Casa Sanna e Casa Naitana.

Quest’anno il festival è dedicato all’incontro cinematografico tra la Sardegna e le isole Shetland, per un’edizione declinata tutta al femminile in un singolare abbraccio tra cineaste, donne pastore ed emigrate delle isole remote. L’intenso programma spazia dalla celebre serie televisiva “Shetland” della BBC alle opere di Shona Main, Jenny Gilbertson Brown e Scott Graham.

Tra gli ospiti la regista Anna Kauber con il suo lavoro “In questo mondo”. In anteprima regionale il documentario “Padenti” di Marco Antonio Pani e la versione restaurata de “Il processo a Catarina Ross” di Gabriela Rosaleva. Tra i film più attesi anche “Assandira” di Salvatore Mereu, con Gavino Ledda.

Il programma è stato presentato ieri mattina alla Cineteca sarda di Cagliari alla presenza di Puddu e Anedda, di Sandro Sarai, presidente dell’associazione organizzatrice “Su Disterru”, e dei sindaci di Asuni e Solarussa, Gionata Petza e Mario Tendas.

L’evento è realizzato con il patrocinio e il contributo della Regione Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, dei Comuni di Asuni e Solarussa e del Consorzio turistico Sa Perda ‘E Iddocca. Nel corso della conferenza è stato proiettato “De s’atra parti de s’arriu”, lo spettacolare video-spot animato realizzato da Michela Anedda attraverso il laboratorio cinematografico che ha coinvolto gli abitanti di Solarussa e Asuni, con il contributo di Antonella Puddu nel ruolo di voice-coach.

La sezione monografica del festival è dedicata a “Shetland e altre isole remote” mentre quella tematica alle donne pastore. Al riguardo, ospite molto attesa è la regista Anna Kauber che introdurrà temi di forte attualità come l’isolamento, la distanza e le migrazioni attraverso film ed episodi di serie tv che testimoniano diversi gradi di stereotipizzazione e i tentativi di prenderne le distanze.

Kauber sarà il 24 a Cagliari per introdurre la questione del pastoralismo al femminile e dare il via alle proiezioni dei documentari a tema: “Clavel” di Shona Main e i corti di Jenny Gilbertson Brown, oltre al suo apprezzatissimo “In questo mondo”. A presentare la regista sarà Giovanni Maria Dettori, direttore della sede Regionale Rai. Kauber sarà presente anche sabato 26 ad Asuni per dialogare con il regista Tomaso Mannoni assieme alle pastore sarde protagoniste del suo documentario.

Novità assoluta per il festival è la presenza di una serie tv all’interno della rassegna, con la proiezione delle prime due puntate della fortunatissima serie della BBC “Shetland”, che ha spopolato in Gran Bretagna. Nei film proposti si parla la lingua dei territori: il sardo campidanese, il logudorese, l’inglese, l’italiano e le lingue regionali della penisola.

In calendario sono incluse le proiezioni degli otto corti finalisti di Visioni Sarde, mentre c’è grande attesa il 27 settembre ad Asuni per la prima regionale assoluta di “Padenti”, l’ultimo lavoro del regista Marco Antonio Pani, girato a luglio del 2019 nella foresta di Is Pranus, a Escalaplano. Sempre ad Asuni sarà presentata l’anteprima del documentario “Sonallus” di Tomaso Mannoni.

Non poteva mancare “Assandira”, il lavoro di Salvatore Mereu con protagonista Gavino Ledda, fresco del successo come fuori concorso al Festival di Venezia. Altra prima regionale sarà sabato 3 ottobre a Solarussa, per il film restaurato “Il processo a Catarina Ross” di Gabriela Rosaleva, che riproduce i verbali del processo svoltosi nel 1697 nella confederazione svizzera contro una contadina trentaduenne. L’autrice presenterà inoltre il suo documentario omaggio a Grazia Deledda girato con il supporto dell’Università di Sassari. Da segnalare la presenza di Luisa Cutzu, che proporrà il trailer di un suo nuovo lavoro documentario dedicato proprio a Gabriela Rosaleva.

Dalle streghe della Svizzera il filo conduttore porterà poi alla proiezione di “Surbiles” (figure mitologiche sarde) di Giovanni Columbu. Tra gli altri saranno proposti due film cult del 1973, “The Wicker man” di Robin Hardy, una vera chicca per gli amanti dell’horror, e un estratto del capolavoro “Cul de sac” di Roman Polanski. Tutti i film sono sottotitolati in italiano a cura del festival.

La tradizionale finestra sul cinema sardo porterà al festival lezioni di cinema documentario, come pure di analisi e critica cinematografica a cura di Giovanni Columbu.

Le mostre fotografiche. Al MEA di Asuni si potrà godere della mostra omaggio a Maria Lai dal titolo “Le vene rosse di Ulassai” e il trittico video “Ruviu – Biancu – Nigheddu” ideato dalla performer e artista gavoese Chiara Mulas in collaborazione con il fotografo Enrico Lai. A Solarussa il fotografo Alessandro Mirai presenta “A festival can hide another – Un festival può nasconderne un altro”, esposizione di foto scattate nel 2017 durante la 32esima edizione del Midnight Sun Film Festival, all’epoca pubblicate sul sito del MSFF.

Concerti al tramonto. Ad Asuni il trombettista avant-jazz Riccardo Pittau suonerà insieme ai Dark Shade, gruppo storico asunese formato da Alessandro Puddu, Stefano Tetti e Tore Anedda, nel progetto originale dal titolo Dark Shade of the Mood. Il 3 ottobre a Solarussa arriva invece il concerto di Joe Perrino, che propone un repertorio tratto da ‘Per Grazia Non Ricevuta’ e canzoni della mala cagliaritana.

Il programma – Cagliari. Si parte giovedì 24 settembre alle 19  alla Cineteca Sarda dove sarà proiettato lo spot della XIII edizione: De s’atra parti de s’arriu (Dall’altra parte del fiume) (animazione – 2020 – 2’32”) e ci sarà il saluto delle direttrici artistiche Antonella Puddu e Michela Anedda. A seguire l’incontro dal tema “Cineaste e pastorizia”, con la regista e documentarista Anna Kauber.

Alle 19.30 in Cineteca Sarda ci sarà la proiezione di un estratto (15’) di Clavel (documentario, biografico – 2013 – 60’) di Shona Main. Proiezione di In Sheep’s Clothing (documentario – muto – 1932 – 10’) di Jenny Gilbertson Brown. Mentre alle 20.30 seguirà sempre nella Cineteca Sarda, la proiezione di “In questo mondo” (documentario – 2018 – 97’) di Anna Kauber, in presenza della regista. Introduce Giovanni Maria Dettori, direttore della sede regionale RAI della Sardegna. A seguire, discussione.

Asuni. Nell’anfiteatro, venerdì 25 settembre alle 19.15, verrà proiezione lo spot della XIII edizione: De s’atra parti de s’arriu (Dall’altra parte del fiume) (animazione – 2020 – 2’32”) che farò da apripista alle successive proiezioni con Antonella Puddu e Michela Anedda che presentano programma e ospiti. A seguire tema “Shetland e Sardegna: ‘Should I stay or should I go’ – ‘Devo restare o devo partire?’” Antonella Puddu, Franca Farina e Antonio Maria Masia introducono i tre film della serata.

Alle 20, spazio alla proeizione di The Rugged Island: A Shetland Lyric di Jenny Gilbertson (docufilm, commedia – 1933 – 56’ – muto). Segue una pausa per cena libera, alle 21, nei bar locali e poi alle 21.30, sempre nell’anfiteatro, verrà proiettat Altura (drammatico – 1949 – 88’) di Mario Sequi, ritrovato e restaurato nel 2019 dalla Cineteca Nazionale – CSC di Roma. Chiude la serata, alle 23, la proiezione del film The Edge of the World (Ai confini del mondo) (drammatico – 1937 – 88’) di Michael Powell.

Il giorno dopo, sabato 26 settembre alle 17.30, nel cortile del MEA, si terrà l’inaugurazione della mostra di Chiara Mulas: ‘Le vene rosse di Ulassai’ e trittico video ‘Ruviu, Biancu, Nigheddu’ con la proiezione del video di presentazione di Chiara Mulas e introduzione di Antonella Puddu.

Alle 18.30 all’Anfiteatro, si terrà invece il concerto al tramonto “Dark Shade of the Mood. Progetto musicale originale per terre di confine film festival: Alessandro Puddu al basso e Tore Anedda alla batteria, sotto la guida e con il trombettista Riccardo Pittau. Alle 19.30 la pausa per cena libera presso i bar locali mentre alle 20, sempre all’anfiteatro introduce e presenta i temi della serata il regista Tomaso Mannoni.

Segue la proiezione di un’anteprima del documentario –“Sonallus” (2020 – 7’) di Tomaso Mannoni, e di un estratto di 20’ di Clavel (documentario, biografico – 2013 – 60’) di Shona Main. A seguire, “In questo mondo” (documentario – 2018 – 97’) di Anna Kauber, con la regista e alcune pastore sarde protagoniste (Lucia Colombino di Nulvi, Efisia Podda di Arbus e Michela Agus di Lanusei). Segue discussione per poi dare spazio alle 22.30 alla proiezione di The Wicker Man – Final cut (drammatico, horror – 1973 – 100’) di Robin Hardy, film per adulti, in inglese con sottotitoli in italiano.

Il terzo giorno, domenica 27 settembre, si partirà alle 19.15 nell’anfiteatro con la proiezione dedicata ai pià piccoli di “Shaun, vita da pecora: Farmageddon”. Il film (animazione, commedia – 2019 – 87’) di W. Becher e R. Phelan. Alle 20,45, si terrà invece la proiezione di “Padenti” (Foresta) (documentario – 2020 – 24’) di Marco Antonio Pani, anteprima regionale in presenza del regista. Segue, alle 21.30 la proiezione degli 8 corti finalisti di ‘Visioni Sarde 2020’ alla presenza dei registi e presentati da Elisabetta Randaccio. Un’iniziativa in collaborazione con la Cineteca di Bologna / Visioni Sarde e Sardegna Film Commission. Durata: circa 90’ L’abbraccio di Simone Paderi; Dakota Dynamite di Valerio Burli e Destino di Bonifacio Angius; Fogu di Alberta Raccis; Fragmenta di Angelica Demurtas; Gabriel di Enrico Pau; Lasciami andare di Roberto Carta e Valerio di Gianni Cesaraccio.

Il festival si sposta poi anche nell’oristanese a Solarussa, venerdì 2 ottobre alle 18, nel cortile di Casa Sanna, dove si terrà la presentazione del programma da parte delle direttrici artistiche Antonella Puddu e Michela Anedda; cenni su proiezioni, ospiti, mostre e concerti. Sarà inaugurata la mostra fotografica di Alessandro Mirai, presentata dall’autore: ‘A festival can hide another – Un festival ne può nascondere un altro’. Foto realizzate nel 2017, in qualità di fotografo accreditato al Midnight
Sun Film Festival di Sodankyla (Lapponia).

Alle 18.30 invece è prevista una pausa per spuntino libero presso i bar locali per poi tornare nel cortile di Casa Sanna, alle 19.15, dove ci sarà la proiezione dello spot della XIII edizione: De s’atra parti de s’arriu (Dall’altra parte del fiume) (animazione – 2020 – 2’32”). A seguire, la proiezione di “Iona” di Scott Graham (drammatico – 2015 – 90’) in inglese con sottotitoli in italiano, presentato da Antonella Puddu e preceduto da un videomessaggio del regista Scott Graham. Alle 21.15, spazio alla proiezione di “Assandira” (drammatico – 2020 – 130’) di Salvatore Mereu presentato da Antonella Puddu, dal regista e dal protagonista Gavino Ledda. Seguirà un momento aperto di discussione.

Il giorno dopo, sabato 3 ottobre, alle 18, nel Cortile di Casa Naitana, si terrà il concerto al tramonto del cantautore Joe Perrino e della sua band: canzoni dal progetto ‘Per Grazia Non Ricevuta’ e canzoni della mala cagliaritana. Dopo una pausa nei bar locali alle 19, seguirà alle 19.15 nel cortile di Casa Sanna, un tributo a Gabriella Rosaleva, in presenza della regista. Presentazione di Antonella Puddu e Michela Anedda, con Luisa Cutzu. Verrà proiettato il trailer del documentario “Gabriella Rosaleva – Cineasta del passato futuro” (in corso di realizzazione – 1’46”) di Luisa Cutzu; Viaggio a Stoccolma (drammatico – 2017 – 15’) di Gabriella Rosaleva; Processo a Caterina Ross (drammatico – 1982 – 60’) di Gabriella Rosaleva e discussione con la regista

A seguire, alle 20.30 e sempre nel Cortile di Casa Sanna, tributo a Giovanni Columbu, in presenza del regista. Lezione di cinema di Giovanni Columbu mentre alle 21.30 “Surbiles” (docufiction, drammatico – 2017 – 63’) di Giovanni Columbu; e alle 22.40 “Visos. Sogni, segnali, avvisi” (docufiction, drammatico – 1985 – 45’) di Giovanni Columbu.

Domenica 4 ottobre, ultimo giorno del film festival, appuntamento per i più piccoli alle 19.15 nel cortile di Casa Sanna. Qui verrà proiettato: “The Brave” (Ribelle) (animazione, commedia – 2012 – 100’) di Mark Andrews e Brenda Chapman, prodotto da Pixar Animation Studios Alle 21 al cortile di Casa Sanna, ci sarà invece la proiezione di un episodio della serie TV della BBC “Shetland”, intitolato “Red
Bones” (poliziesco, thriller – 2013 – 120’) regia di Peter Hoar, in inglese con sottotitoli in italiano, presentato da Antonella Puddu. A chiusura, alle 23, la proiezione di un estratto (15’) di “Cul de sac” (drammatico – 1966 – 111’) di Roman Polansky, e un brindisi finale con ringraziamenti, a chiusura del festival.

Sabato, 19 settembre 2020

 

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