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Nuovo allestimento e rilancio per il Museo del giocattolo tradizionale

A Zeppara i giochi  sardi di una volta esposti in nuova veste

Nuovo allestimento e rilancio per il Museo del giocattolo tradizionale
A Zeppara i giochi  sardi di una volta esposti in nuova veste

Nuova veste e piano di rilancio per il Museo del giocattolo tradizionale della Sardegna di Zeppara,  allestito all’interno dell’ex edificio delle scuole primarie del paese,  affidato ora alle cure degli operatori culturali della cooperativa Cultour (Società Cooperativa Sociale Onlus), di Anna Rita Punzo, la curatrice del museo ,e del direttore Massimo Pistis.

Dallo scorso marzo il Museo sta subendo una serie di cambiamenti che danno una nuova veste alla struttura pur preservandone l’aspetto originale.

“Il nuovo allestimento” spiega Anna Rita Punzo, la curatrice del Museo, “è caratterizzato dall’uso di colori neutri che valorizzano le cromie dei materiali naturali impiegati nel realizzare i giocattoli”.

Tutti i nuovi supporti museali scelti sono semplici e lineari; in parte reimpiegati dal precedente allestimento, sempre visibile in una delle sale.
“L’intento”, spiega ancora  la curatrice Anna Rita Punzo, “è quello di alternare ciclicamente i pezzi della collezione storica, creando un dialogo tematico con opere d’arte e manufatti che attingono alla straordinaria produzione regionale”.

Il nuovo allestimento del Museo del giocattolo

Il  Museo sta registrando  un aumento delle visite e della partecipazione alle attività da parte di visitatori stranieri e non.

“Durante la manifestazione Monumenti Aperti”, dichiara Angelica Porru, operatrice culturale della cooperativa Cultour, “abbiamo avuto  il record di ingressi: più di 300 in un giorno e mezzo. Senza contare i mesi di aprile e maggio, i più importanti per noi, perché molte scuole da tutta la Sardegna vengono qui in visita”.

Un museo per tutti
“Il Museo”, spiega sempre la curatrice Anna Rita Punzo, “intende offrire una proposta culturale capace di soddisfare le esigenze dei bambini che quelle degli adulti; un museo per tutti, aperto al dialogo con istituzioni e realtà culturali differenti, al confronto con espressioni artistiche e artigianali storiche e contemporanee del panorama regionale, nazionale e internazionale; un Museo vivo ed empatico in grado di coinvolgere il visitatore e creare circolarità”.

Forte dunque la volontà di recuperare, tutelare e valorizzare la memoria storica del giocattolo popolare della tradizione regionale e tra le sue attività propone laboratori didattico-esperienziali, esposizioni e mostre temporanee oltre all’organizzazione di eventi collaterali.

I giochi in mostra
“Su caddu de canna”, “sa frunda” e “is pipias de zappu”, questi e tanti altri giocattoli della tradizione sarda che si possono ammirare lungo le sei sale del museo. La collezione permanente conta più di duecento giocattoli, tutti  realizzati principalmente con materiale di origine naturale (canna, legno, corda, sughero) o materiale di recupero (latta, scampoli di tessuto).

Bambole in pezza

Il Museo si propone di diffondere la cultura del gioco nel mondo agropastorale attraverso l’esposizione dei giocattoli “fatti in casa”, costruiti con i soli materiali che l’ambiente circostante offriva.

Venerdì, 4 ottobre 2019

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