"Cantigos in Carrela", suoni e canti della tradizione per le strade di Santu Lussurgiu - LinkOristano
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“Cantigos in Carrela”, suoni e canti della tradizione per le strade di Santu Lussurgiu

Appuntamento per l'11 febbraio, preceduto da "Populos et cuncordos"

Il coro Canta se gausas! di Bigorre (Francia)
Il coro Canta se gausas! di Bigorre, in Francia

Santu Lussurgiu

Appuntamento per l’11 febbraio, preceduto da “Populos et cuncordos” 

Una passeggiata tra musica e canti tradizionali. Sabato 11 febbraio, a partire dalle 15.30, torna a Santu Lussurgiu Cantigos in carrela, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale lussurgese Aidos che ogni anno, solitamente una settimana prima del carnevale, accompagna i visitatori per le vie del paese.

Gli spettatori non solo avranno la possibilità di seguire il percorso sonoro a stretto contatto con gli esecutori, immersi nel canto tradizionale polivocale ma avranno anche modo di visitare uno dei centri storici meglio conservati dell’Isola.

Oltre all’esibizione di sette cori, la serata proporrà musica con il fisarmonicista Matteo Scano, balli con un gruppo folk di Norbello e – dalle 15 in poi, in piazza Mercato – una zippolata offerta dall’associazione Aidos.

«Quest’anno festeggiamo il venticinquennale di Cantigos in carrela”», annuncia Giovanni Mura, presidente dell’associazione Aidos, «ed è per noi un’edizione molto importante che conferma la longevità della manifestazione, da sempre molto partecipata dai lussurgesi e non solo. Numerose persone, associazioni, realtà e istituzioni contribuiscono con grande impegno e passione alla sua realizzazione, così come fanno coloro che abitano nei vicinati direttamente interessati dalla festa. A tutti loro va il nostro ringraziamento».

L’evento sarà preceduto da Populos et Cuncordos, la tradizionale presentazione alla comunità del coro proveniente dall’estero: venerdì 10 febbraio, alle 18.30, la chiesa di Santa Maria degli Angeli ospiterà il coro francese Canta se gausas!, accompagnato dai cantori del Cuncordu Lussurzesu.

Anche in questo caso organizza l’associazione culturale Aidos con il patrocinio della Regione della Sardegna, del Comune di Santu Lussurgiu e della Fondazione di Sardegna.

Ecco qualche nota sui gruppi invitati alla venticinquesima edizione di Cantigos in carrela.

Coro Canta se gausas!: originario della regione di Bigorre, situata nei Pirenei guasconi, è custode delle polifonie ancestrali di tradizione orale delle montagne di Bigorre e Béarn. Il suo repertorio, considerato uno dei più ricchi di Francia, è composto da canti sacri e profani (lamenti dei pastori), eseguiti in lingua guascone, francese e latina.

Coro di Nuoro: il primo dei cori nuoresi, nato nel 1952. Inizia un’intensa attività che lo vede presente in occasione dei più prestigiosi appuntamenti di cultura e musica popolare in tutto il mondo. Dal 1963 è stato diretto da Gian Paolo Mele, primo “Maestro del Folklore” in Sardegna e “Padre del Folklore”. Sotto la sua guida, il coro ha divulgato e consolidato in tutta la Sardegna il canto di scuola nuorese. Nelle sue composizioni sono presenti le strutture armoniche e melodiche tradizionali sarde. Dal 2018 è diretto da Francesco Mele, figlio di Gian Paolo.

Cuncordu Lussurzesu: formatosi nel 1984, il coro ha iniziato a esibirsi sporadicamente solo in ambito locale, intervenendo anche ad alcune funzioni della Settimana Santa. Ha iniziato l’attività concertistica nel 1995, esibendosi in numerose località sarde, della penisola e fuori dai confini europei. Pur non partecipando più agli appuntamenti liturgici della Settimana Santa, il coro esegue tutto il repertorio sacro e profano della tradizione lussurgese.

Tenore Santu Padre (Bortigali): si forma nel 1999 dalla passione di quattro coetanei, nati tutti nel 1983. Il gruppo prende il nome dal monte che sovrasta il paese di Bortigali. Ha partecipato a tante feste e sagre paesane sarde e ha presenziato alla festa dei migranti a Ostia nel 2019. Vanta un gemellaggio con la confraternita Sant’Antonio Abate di Spuncatu, in Corsica.

Coro di Florinas: tra gli anni ’70 e ’80, un gruppo di amici spinti dalla forte passione per il canto corale si pose come obiettivo il recupero di numerosi brani del repertorio tradizionale sardo, in particolare quelli a carattere religioso che si eseguivano durante le celebrazioni della Settimana Santa. Questo gettò le basi per la nascita nel 1989 dell’associazione culturale Coro di Florinas, che attualmente vanta due incisioni, “Cantende” e “A Fiolinas”.

Coro Renato Loria (Muros): prende il nome da don Renato Loria, parroco di Muros fino al 1980, che negli anni Settanta fece nascere un coro polifonico. Una tradizione rimasta intatta con il coro Renato Loria, ufficializzato nel 1994.

Coro Gabriel (Tempio): nato intorno al 1950 come coro di Tempio, è dedicato allo scrittore, etnomusicologo e musicista tempiese Gavino Gabriel (1881-1978). A lui si devono i primi studi sulla poesia orale gallurese. Il coro tempiese si propone come obiettivo la ricerca, lo studio e la valorizzazione della tradizione orale gallurese, profana e sacra.

Coro Tenores Antoni Milia (Orosei): il gruppo, tra i più autorevoli del panorama sardo, propone un repertorio costituito sia da canti sacri, a cuncordu, che da canti profani, detti appunto a tenore.

Gruppo folk Santa Maria della Mercede (Norbello): il gruppo di ballo composto da figure maschili e femminili porta in giro la tradizione della comunità di Norbello. Il costume tipico del paese del Guilcier viene fieramente indossato durante l’esecuzione dei balli tradizionali: su passu, su bikiri, sa danza, accompagnati dalla fisarmonica semidiatonica e spesso anche dal coro Su Cuntzertu Norghiddesu Santu Juanni.

Sabato, 4 febbraio 2023

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