Terapie del dolore, in Consiglio regionale la vergogna dell'hospice di Oristano - LinkOristano
Sanità

Terapie del dolore, in Consiglio regionale la vergogna dell’hospice di Oristano

Alessandro Solinas (M5s) chiede all'assessore alla Sanità un intervento immediato

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Alessandro Solinas (M5s) chiede all’assessore alla Sanità un intervento immediato

Anche il consigliere regionale del M5s Alessandro Solinas interviene sulla drammatica situazione dell’Hospice di Oristano, dove – come ha denunciato l’associazione Komunque Donne – c’è un solo medico a garantire le cure palliative a sei malati oncologici terminali ricoverati nella struttura e complessivamente a un centinaio di pazienti in tutta la provincia. Solinas ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Sanità per chiedere un immediato potenziamento dell’organico per l’Hospice.

“La malagestione della Sanità a livello regionale”, si legge nell’interrogazione presentata dal consigliere pentastellato, “si ripercuote anche sull’Hospice di Oristano, oggi in grave difficoltà a causa della carenza di personale. Attualmente, infatti, è un solo medico a garantire le cure palliative ai sei malati oncologici terminali ricoverati in Hospice e agli oltre cento in assistenza domiciliare integrata. Sono queste le condizioni inaccettabili di lavoro per il medico anestesista Giuseppe Obinu, da quando la sua unica collega, che gestiva i pazienti a domicilio in tutta la provincia, ha dovuto assentarsi dal lavoro”.

“Non è accettabile”, aggiunge sempre Alessandro Solinas, “che un medico non possa assentarsi perché il sistema è quotidianamente al limite del collasso, con gravi ripercussioni per i pazienti, ricoverati e non. Accolgo quindi l’appello del direttore sanitario dell’Hospice di Oristano e dei volontari dell’associazione Komunque Donne, in prima linea nella ricezione di segnalazioni e richieste d’aiuto di persone che necessitano di cure palliative. Chiedo che l’assessore alla Sanità si attivi immediatamente per risolvere questa criticità abnorme. Anche per quanto riguarda gli infermieri la situazione non è migliore: in questo periodo caratterizzato da tante assenze dovute alla quarantena sono rimasti in pochi a garantire le prestazioni quotidiane”.

“Le terapie del dolore”, conclude Solinas, “non possono in alcun modo essere negate ai pazienti. Garantire sollievo a chi sta morendo di dolore è un dovere delle istituzioni. Per questo ritengo che la Regione abbia una grande responsabilità in merito e che debba intervenire con la massima urgenza per reclutare nuove figure professionali da assegnare a questa mansione”.

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Alessandro Solinas

Sabato, 22 gennaio 2022

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