Cagliari
Dati in crescita rispetto all’anno passato, condizionato dalla pandemia
Sono state oltre 16,5 milioni le presenze turistiche registrate in Sardegna dal 1° giugno al 20 settembre scorso, a fronte di poco più di 11 milioni rilevate tra giugno e il 30 settembre 2020, anno pesantemente segnato dalla pandemia, e dei circa 17,8 milioni dello stesso periodo del 2019.
I dati sono stati forniti all’Agi dall’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa. “I numeri di questa stagione non sono ancora quelli definitivi”, precisa l’assessore, “e devono essere aggiornati, perché sono riferiti a giugno, luglio, agosto e per settembre arrivano al 20 e non al 30, come nel caso del 2019 e del 2020”.
Negli ultimi quattro mesi, gli arrivi certificati nei porti sardi sono stati pari a 1 milione 573.263, mentre quelli negli aeroporti a 1 milione 810.385. Il calcolo delle presenze si basa su un soggiorno medio di cinque giorni per chi arriva in aereo di sette per chi ha scelto la nave.
“Inutile fare il paragone con l’anno scorso, vista la situazione della pandemia, anche se rispetto ad altri ci siamo comunque salvati”, osserva Chessa. “Sull’estate 2019, però, c’è stato un grande recupero”.
“Non in tutta la Sardegna sono stati registrati gli stessi numeri del 2019, ma abbiamo comunque dati molto vicini e, in alcune zone dell’isola, sia ad agosto sia adesso, a settembre, i numeri sono stati superiori rispetto a due estati fa”, sottolinea l’assessore. “E questo è stato detto da diversi operatori turistici e alberghieri. C’è chi dichiara che quest’estate abbiamo avuto 10 milioni di presenze, come nel 2020, ma non è possibile, perché l’anno scorso c’era la pandemia in corso. In base ai dati che abbiamo, quest’estate abbiamo avuto oltre 16,5 milioni di presenze”.
Tra le zone che hanno registrato numeri in crescita, secondo Chessa, spiccano “Villasimius, il Sarrabus, la Costa Smeralda, ma anche Olbia e pure Cagliari”.
“In generale si sono avuti buoni risultati in tutte le aree costiere”, evidenzia l’assessore. “Quasi l’80% di chi arriva qui lo fa per il mare, che ancora una volta ha fatto la differenza. Il 70% è un turismo nazionale. Molti stranieri stanno iniziando ad arrivare adesso. Ora, comunque, stiamo cercando di destagionalizzare, con una serie di azioni di promozione, tra cui anche le manifestazioni sportive, che hanno prodotto e stanno producendo molte altre presenze”. (AGI)
Mercoledì, 29 settembre 2021
commenta