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Micro raccolta dell’amianto a Oristano: proposta dell’Associazione Ex Esposti

Potrebbe essere il primo comune in Sardegna. Lettera del presidente Giampaolo Lilliu

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Micro raccolta dell’amianto a Oristano: proposta dell’Associazione ex esposti
Potrebbe essere il primo comune in Sardegna. Lettera del presidente Giampaolo Lilliu

Oristano potrebbe essere il primo comune  della Sardegna a programmare la micro raccolta per l’amianto. Questa la proposta dell’Associazione Ex Esposti che, con una lettera indirizzata all’amministrazione comunale, chiede di inserire nel regolamento dello smaltimento dei rifiuti anche le indicazioni per la raccolta e lo smaltimento della fibra killer. Il Comune, proprio in questi giorni,  sta valutando le proposte per affidare la gestione dei rifiuti e igiene urbana di Oristano.

“Oristano potrebbe essere il primo comune della Sardegna ad attuare il piano per la micro raccolta dell’amianto”, scrive nella lettera l’associazione capitanata da Giampaolo Lilliu, “ancor più a seguito dell’approvazione all’unanimità della mozione amianto del Consiglio comunale di Oristano, anche in riferimento all’appalto dei rifiuti e igiene urbana in fase di valutazione delle proposte pervenute in merito alla gestione, e tenuto conto anche che Oristano è città simbolo alla lotta contro la fibra killer e che tanti comuni in Italia hanno già deliberato e attuato la micro raccolta”.

“Visto che per quanto sappiamo potrebbe non essere stato previsto nella gara d’appalto il capitolo riferito alle modalità della micro raccolta dell’amianto”, prosegue la lettera, “l’associazione ex esposti amianto intende sensibilizzare e proporre all’amministrazione di inserire in fase di attuazione del regolamento sulla gestione dei rifiuti solidi urbani le linee guida per la raccolta e lo smaltimento di piccoli quantità di manufatti contenenti amianto (micro raccolta)”.

“Si tratta”, prosegue Lilliu, “di un provvedimento importante e innovativo che ha l’obbiettivo di rendere più agevole e conveniente la pratica di rimozione dei manufatti di cemento amianto (matrice compatta) da parte del singolo cittadino, e che inoltre contrasta in modo efficace il fenomeno dello smaltimento abusivo che è una delle cause degrado ambientale e rischio della salute dei cittadini, infine comporterebbe un importante risparmio di risorse pubbliche.

“Ci preme mettere in evidenza che il piano regionale della gestione rifiuti della regione Sardegna ha previsto l’inserimento delle attività di micro raccolta dei manufatti contenenti amianto”, prosegue il presidente dell’Associazione Ex Esposti, “pertanto i comuni sardi possono intervenire nei propri piani di gestione dei rifiuti dando un importante segnale alle nuove generazioni, in merito alla tutela ambientale e diritto alla salute dei cittadini sancito dalla nostra costituzione”.

Lunedì, 13 gennaio 2020

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