Carlo Pisacane: dal Risorgimento ad aspirante architetto a Oristano - LinkOristano
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Carlo Pisacane: dal Risorgimento ad aspirante architetto a Oristano

Dagli archivi del Comune una vicenda che Andrea Vigilante incrocia con la storia

Carlo Pisacane: dal Risorgimento ad aspirante architetto a Oristano
Dagli archivi del Comune una vicenda che Andrea Vigilante incrocia con la storia

di Beppe Meloni
Alla città ha regalato nel lontano 2007 uno splendido volume su “La questione infantile nell’Italia pre e post unitaria-Il caso Oristano, nascita e sviluppo dell’Asilo Sant’Antonio” (Ed. Anicia, Roma),la lunga storia dell’antica istituzione cittadina dal 1865 al 1986. E oggi, Andrea Vigilante, tranquillo ottantenne e navigato uomo di scuola e di studi, torna alla ribalta della cronaca culturale cittadina. Con un “saggio breve”, come sottolinea nella presentazione l’editore Roberto Cau “che segnala, evidenzia ed interpreta particolari notizie allegate al fascicolo rinvenuto nell’archivio storico del Comune di Oristano. Mettendo in luce tasselli essenziali, strettamente collegati allo scrittore-eroe del Risorgimento italiano Carlo Pisacane”.

Vigilante, lontane origini pugliesi di San Severo di Foggia, ma da oltre un cinquantennio oristanese a tutto tondo, definisce il suo racconto, incentrato sulla figura di Pisacane, non una narrazione storico-politica o una esaustiva biografia, ma una semplice riflessione su un evento, che se avvenuto, avrebbe trovato posto nelle pagine della storia del lontano Ottocento sardo.

Andrea Vigilante – Foto Epdo

Ma l’accurata ricerca di Vigilante non ha bloccato l’acquisizione e l’utilizzazione dei momenti biografici più significativi del protagonista Carlo Pisacane. Delle sue svolte politico-sociali e rivoluzionarie che lo vedranno molto attivo nel Regno delle Due Sicilie, raccontate seguendo un modello ripetitivo che lo accomunava a tanti altri giovani patrioti del suo tempo.

Come è noto, Carlo Pisacane, mancato architetto civico del Comune di Oristano, concluderà tragicamente la sua vicenda umana e politica togliendosi la vita in quel di Sapri. Lasciando ai posteri un’eredità civile e politica che lo colloca assieme a Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi, tra i protagonisti del Risorgimento Italiano.

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