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Appello ai giovani contro la violenza: “Insieme sulla strada dell’onestà”

Dopo i gravi scontri causati a Sassari dai tifosi, intervento del dirigente scolastico Gino Roselli

Luigi Roselli

Appello agli studenti contro la violenza: “Insieme sulla strada dell’onestà”
Dopo i gravi scontri causati a Sassari dai tifosi, intervento del dirigente scolastico Gino Roselli

Il dirigente scolastico dell’Istituto Mariano IV di Arborea Gino Roselli è intervenuto dopo i gravi episodi di violenza causati dai tifosi ieri a Sassari. Lo ha fatto con una riflessione e un appello agli studenti oristanesi che pubblichiamo di seguito.

di Gino Roselli

Gino Roselli

Sabato mattina circa 200 – 300 cagliaritani, prevalentemente giovani, armati di bastoni e spranghe, incappucciati, sono arrivati con tre pullman a Sassari e hanno iniziato immediatamente a spintonare i passanti, schiaffeggiarli, provocarli e a rovesciare i cassonetti. Si sono quindi diretti verso un noto ritrovo di tifosi della Torres. Potete immaginare cosa è accaduto. Con la cronaca mi fermo qui, anche perchè i giornali di Cagliari e Sassari, e quelli sportivi nazionali, danno massimo risalto alla notizia.
A voi ragazzi che mi leggete chiedo, invece, se è giusto tutto questo; se è giusto odiarsi in questo modo; se è giusto rovinare lo sport, il calcio, ma soprattutto la vostra vita e la vita di tutti noi, adulti e giovani, con atteggiamenti di assurda, ingiustificata, vergognosa violenza.
Qui non si tratta di Cagliari, Torres, Juve, Roma o Napoli, qui si tratta di approccio sbagliato con uno stile di vita, con valori non riconosciuti e non accettati.
Proprio ieri il nostro straordinario Papa ha parlato, tra l’altro, di bullismo e violenza, di povertà ed emarginazione. Con lui non possiamo non essere d’accordo, indipendentemente dalla nostra fede religiosa.
Io vorrei che i giovani pensassero e si impegnassero seriamente, e onestamente, per il proprio futuro, con tenacia e col valore aggiunto della pulizia morale; seguendo gli esempi degli adulti che si comportano bene e non gli adulti che fanno della ipocrisia e della violenza le loro armi quotidiane. Quanti esempi negativi abbiamo tutti i giorni (bullismo a scuola, a volte sottodimensionato, aggressioni, omicidi e femminicidi, voglia di vendetta, giustizia molto lenta)!
Ma non arrendiamoci perchè un altro futuro è possibile; un futuro migliore e più giusto. E, se mi permettete, un altro sport e un altro calcio sono possibili. Tutti uniti e guardando tutti nella stessa direzione, la strada dell’onestà, possiamo e potete farcela.

Domenica, 25 marzo 2017

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