Sanità: la giunta ha deliberato sulle nomine - LinkOristano
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Sanità: la giunta ha deliberato sulle nomine

Chi sono i nuovi manager. I primi commenti degli esponenti politici regionali

Fulvio Moirano

Sanità: la giunta ha deliberato sulle nomine
Chi sono i nuovi manager. I primi commenti degli esponenti politici regionali

Fulvio Moirano

Fulvio Moirano

Fulvio Moirano, 63 anni, di Quiliano (provincia di Savona), è stato nominato oggi, dalla Giunta regionale, direttore generale della Asl 1 di Sassari, che entro il 31 dicembre prossimo incorporerà le sette aziende sanitarie della Sardegna. Fulvio Moirano sarà il primo Dg dell’Azienda per la tutela della Salute.
“Si tratta di un grande e stimato professionista, con competenze in sanità che pochissimi possono vantare”, ha dichiarato il presidente della regione Francesco Pigliaru.

“La sfida che stiamo portando avanti è difficile e ambiziosa: vogliamo migliorare rapidamente i conti ma soprattutto la qualità della sanità per i nostri cittadini. Per farlo avevamo promesso che avremmo cercato la persona più adatta per affrontarla e vincerla. Oggi siamo orgogliosi di aver mantenuto questa fondamentale promessa e ciò, – ha concluso il presidente Pigliaru – anche grazie anche alla piena disponibilità e collaborazione dimostrata dalla Regione Piemonte e dal presidente Sergio Chiamparino in particolare.”

Laureato in Medicina a Genova, Moirano attualmente è direttore generale dell’assessorato della Sanità della Regione Piemonte, in passato è stato commissario dell’IRCCS Ifo di Roma e dell’ IRCCS Spallanzani. Dal 2009 al 2014 ha diretto l’Agenas (l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).

La Giunta, valutando positivamente l’operato dei commissari, ha nominato Graziella Pintus direttore generale dell’Azienda ospedaliera Brotzu e individuato Giorgio Sorrentino, con la piena intesa dell’Università, come direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. L’esecutivo ha inoltre dato il via libera alla delibera che modifica le retribuzioni, adeguandole al tetto previsto per le posizioni apicali della Pubblica Amministrazione. La prossima settimana la conferenza stampa di presentazione.

Luigi Ruggeri (Pd): “Con Moirano risultato prestigiossissimo per la Sardegna”
“C’è da essere orgogliosi che un manager con la caratura di Moirano abbia scelto la Sardegna per misurarsi sul progetto di ASL unica. Complimenti quindi a Pigliaru e Arru, che hanno usato qualche giorno in più per assicurare alla Sardegna un risultato prestigiosissimo. E’ la garanzia del senso e dell’utilità di una Azienda sanitaria unica, alla quale si chiede di efficentare i servizi azzerando sovrapposizioni, sprechi e inapropriatezza assistenziale. Così Luigi Ruggeri, Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale commenta la nomina del manager Moirano per la ASL sarda. “Di fronte ad un numero uno nazionale, le polemiche sul suo luogo di nascita suonano ridicole e provinciali”, continua Ruggeri, “come se i sardi bravi dovessero ricevere veti locali, se chiamati a dirigere fuori dalla Sardegna. Ma le polemiche sono anche molto sospette, dato che quelli che invocano il reato di lesa sardità sono gli stessi che hanno usato la sanità come un proprio feudo per promuovere carriere e incarichi sulla base della fedeltà al padrino politico”.
“Con Moirano e la lealtà istituzionale dell’assessore Arru”, conclude il Capogruppo del Pd, “abbiamo la sicurezza che la sanità resterà distante dagli appetiti politici”.

Pietro Pittalis (Fi): “Nomina non fa chiarezza su caos politico”
“Prima una parte della maggioranza ha contestato la riforma, poi l’ha votata. Successivamente si è consumato un vero e proprio ammutinamento, con un presidente messo in minoranza nella sua stessa giunta, per la nomina di Zavattaro perché qualcuno voleva un sardo DOC alla guida della sanità sarda. Ora, fatta eccezione per qualche mugugno pro forma, la Giunta regionale comunica la nomina di un altro “papa straniero” per la ASL unica”. Così Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia-Sardegna, commenta la nomina del manager Moirano per la ASL isolana. “Il nostro non è un giudizio sulla persona, alla quale inviamo il nostro sincero in bocca al lupo, ma sulla condotta politica della giunta regionale e di una maggioranza che consuma la solita guerriglia per le poltrone. Che cosa è accaduto dal 31 Agosto, termine previsto dalla legge per le nomine, al 22 Settembre? Quali sono i passaggi che anno convinto anche i più riottosi ad accettare la scelta di un direttore continentale? Spieghino ai sardi, non solo a noi, – ha concluso Pittalis- se esiste ancora una maggioranza politica, che sia accomunata da un programma e non solo da una spartizione delle poltrone, che sembra l’unico compito lasciato ad un presidente della Regione commissariato dai capi bastone di partito”.

Dedoni (Rif):  “Moirano parte azzoppato dagli appetiti dei partiti”
“Con la nomina di Fulvio Moirano alla guida dell’Azienda per la tutela della salute si mette finalmente la parola fine sull’imbarazzante telenovela che ha accompagnato la fase preliminare all’accorpamento delle attuali Asl in un’unica azienda regionale. L’Ats, purtroppo, nasce zoppa per colpa dei partiti del centrosinistra, che hanno man mano svuotato di contenuti l’idea di Asl unica regionale avanzata per la prima volta dai Riformatori. Con queste premesse, è lecito essere scettici sui risultati che la riforma sarà in grado di produrre”, dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.
“Moirano arriva in Sardegna con un incarico molto più ampio di quello che dovrebbe avere”, prosegue Dedoni. “Il suo compito sarà la gestione centralizzata dell’intera sanità sarda, compresa l’organizzazione dei servizi su un territorio lontanissimo dalla direzione generale dell’Ats. Il compito dell’azienda sanitaria unica regionale, invece, dovrebbe essere soltanto quello di gestire gli acquisti e il personale, in modo da sottrarre la fonte degli sprechi, delle diseconomie e delle clientele che hanno generato lo spaventoso disavanzo della sanità a quella zona grigia del sottogoverno in cui prosperano gli apparati dei partiti e che ancora oggi imperversa nelle Asl in via di soppressione per mano dei commissari straordinari nominati dalla politica. La speranza è che l’accorpamento di tutte le funzioni in capo a una sola persona non porti a buttare in un unico calderone sia gli sprechi che le spese necessarie per garantire un servizio adeguato in un territorio vasto e complesso come quello sardo, ed in particolare nelle aree più periferiche e svantaggiate. La razionalizzazione della spesa non dovrà essere fatta tagliando i servizi sul territorio, su questo punto saremo inflessibili: i sardi hanno già pagato troppo sulla loro pelle per le inefficienze di un sistema in cui metà del bilancio regionale viene bruciata per finanziare carriere politiche invece che per fornire un’assistenza sanitaria decente ai cittadini”.
“In tal senso, non passa inosservato il fatto che a quella di Moirano si affianca un pacchetto di altre nomine fatte all’insegna della peggiore lottizzazione”, conclude il capogruppo. “I partiti che per un mese hanno bloccato la nascita dell’Ats perché non volevano rinunciare ai loro appetiti si sono rifatti con quella fetta della sanità sarda che resta fuori dal controllo della nuova azienda, dimostrando così ancora una volta di considerare la sanità come un terreno di conquista e non come un servizio da gestire nell’interesse dei sardi”.

Venerdì, 23 settembre 2016

 

Venerdì, 23 settembre 2016

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