Ancora tagli alla sanità oristanese: la Regione toglie soldi all'Asl 5 - LinkOristano

Ancora tagli alla sanità oristanese: la Regione toglie soldi all’Asl 5

Penalizzata rispetto alle altre Aziende sarde. La denuncia del sindacato Funzione pubblica Cisl che invita alla mobilitazione

Ancora tagli alla sanità oristanese: la Regione toglie soldi all’Asl
Penalizzata rispetto alle altre Aziende sarde. La denuncia del sindacato Funzione pubblica Cisl che invita alla mobilitazione

Ancora un taglio, l’ennesimo della serie, tanto che ormai all’Asl di Oristano si è perso il conto. La Regione toglie altri soldi alla sanità oristanese: quasi 18 milioni di euro, una bella cifra, vicina al 10% del bilancio, che significherà ovviamente ridurre in qualche modo l’erogazione di alcuni servizi. Chiede altri sacrifici all’Azienda sanitaria locale numero 5,  una delle poche in Sardegna ad aver sinora rispettato  i limiti di spesa imposti dalla stessa Amministrazione regionale, ad essere stata come si dice “virtuosa”. Cionostante, mentre la stragrande maggioranza delle altre Aziende sanitarie regionali continua con sforamenti di vario genere, l’Azienda oristanese si vede penalizzata:  riceve una quota pro-capite, ovvero un importo prestabilito assegnato dalla regione alle Asl, in rapporto al numero di residenti nel proprio territorio, nettamente inferiore rispetto a quelle di altre Aziende sanitarie regionali di pari dimensioni.

A denunciarlo questa volta è la Cisl. In una nota i dirigenti del sindacato Funzione pubblica Cisl Salvatore Usai e Salvatore Seoni lamentano l’ingiusto trattamento e fanno qualcosa di più: chiedono un correttivo e nel frattempo invitano alla mobilitazione.

Salvatore Usai, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica

Salvatore Usai, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica

“L’auspicio è che tale assegnazione sia stata quantificata in via provvisoria e che la Regione  valuti attentamente le reali esigenze sanitarie del territorio oristanese e adegui le risorse in maniera appropriata e corrispondenti anche a quanto assegnato ad altre Aziende sanitarie con lo stesso bacino d’utenza”, scrivono Usai e Seoni, che “invitano altresì i rappresentanti politici del territorio per una iniziativa che tuteli gli interessi sanitari degli oristanesi”.

L’ennesima “fregatura” data dalla Giunta regionale alla provincia di Oristano ha avuto origine con una delibera  del 29 dicembre scorso che ha assegnato alle Asl e alle Aziende ospedaliere le risorse destinate al finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente per l’esercizio 2015.

“Alla Asl di Oristano sono state destinate risorse pari a Euro 235.464.819,50 con una assegnazione rispetto all’esercizio 2014 di quasi 18 milioni di Euro in meno”, spiegano i dirigenti della Funzione pubblica Cisl Salvatore Usai e Salvatore Seoni.

“Non si capiscono i criteri che vengono utilizzati per attribuire le risorse destinate alla spesa sanitaria corrente”, affermano i dirigenti sindacali, “poiché tali criteri penalizzano notevolmente il territorio di Oristano che”, ripetono ancora i sindacalisti,  “riceve una quota pro-capite, ovvero un importo prestabilito assegnato dalla Regione alle Asl in rapporto al numero di residenti nel proprio territorio, nettamente inferiore rispetto a quelle di altre aziende sanitarie regionali di pari dimensioni”.
“Il frutto di questa progressiva diminuzione di risorse destinate alla Asl di Oristano comporta l’oggettiva difficoltà di garantire una erogazione del servizio sanitario adeguato alle reali esigenze”.
“Pur constatando che la Asl di Oristano ha una mobilità passiva infraregionale importante”, aggiungono i dirigenti della Funzione pubblica Cisl, “è palesemente evidente che destinare sempre meno risorse preclude la possibilità di apertura di nuovi servizi specialistici indispensabili per evitare che gli abitanti del territorio oristanese si rivolgano ad altre Asl”.

“Concordiamo ovviamente sul fatto che le Aziende sanitarie devono essere ben amministrate al fine di utilizzare in maniera appropriata i contributi dei cittadini e per evitare sperperi di risorse pubbliche”, affermano ancora i dirigenti della Funzione pubblica Cisl, “ma la Asl di Oristano ha dimostrato in questi anni di essere virtuosa e oculata sotto l’aspetto della gestione delle risorse economiche assegnate, pertanto non si capisce perché questo tipo di amministrazione non sia stata premiata dalle nuove assegnazioni, per cui la riflessione che si può fare in questo caso è che probabilmente non paga essere troppo virtuosi e oculati nella gestione della cosa pubblica”.

“Purtroppo certe iniziative istituzionali inerenti alla pianificazione e organizzazione dei servizi sanitari stanno mettendo progressivamente in discussione l’articolo 32 della Costituzione e i principi fondamentali del servizio sanitario”, concludono i dirigenti della Funzione pubblica Cisl Salvatore Usai e Salvatore Seoni. “A parere di questa organizzazione sindacale il servizio sanitario deve riconoscere la centralità delle persone che si rivolgono alle strutture sanitarie, le quali non devono adattarsi all’offerta sanitaria ma al contrario sono le strutture sanitarie che devono modulare le loro attività sanitarie e organizzative in funzione dell’assistito”.

Sabato, 13 febbraio 2016

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