Il Consorzio uno chiede garanzie sui fondi della Regione all'Università - LinkOristano
In Sardegna

Il Consorzio uno chiede garanzie sui fondi della Regione all’Università

Audizione in Commissione bilancio del presidente dell'Ente Gian Valerio Sanna

Gian valerio Sanna

Il Consorzio uno chiede garanzie sui fondi della Regione all’Università
Audizione in Commissione bilancio del presidente dell’Ente Gian Valerio Sanna

Proseguono in Commissione Bilancio, in Consiglio regionale,  le audizioni sulla manovra finanziaria 2016. L’organismo consiliare, presieduto da Franco Sabatini, ha sentito i rappresentanti degli istituti di credito e dei consorzi universitari di Nuoro e Oristano.

Gian Valerio Sanna

Gian Valerio Sanna

Sul fronte dell’alta formazione, la Commissione ha preso atto delle criticità segnalate dai  rappresentanti delle università diffuse alle quali la Finanziaria di quest’anno destina 5 milioni e 640mila euro.

“Lo scorso anno i consorzi hanno dovuto far fronte a una riduzione dei finanziamenti arrivata in corso d’opera – ha detto il presidente del Consorzio Uno di Oristano Gian Valerio Sanna –  un taglio delle risorse a cui si è fatto fronte con anticipazioni da recuperare nei bilanci degli anni successivi. Quest’anno è prevista un’ulteriore sforbiciata di 140mila euro. Noi chiediamo invece di confermare almeno lo stanziamento del 2015 per consentire alle università di portare a termine il piano di rientro».

Le università di Nuoro e Sassari, finanziate con fondi regionali, assicurano corsi di laurea legati alle vocazioni territoriali (Economia e gestione dei servizi turistici, Biotecnologie industriali, Tecnologie viticole e alimentari, Scienze Forestali, Scienze infermieristiche etc.). «A differenza delle Università “madri” di Cagliari e Sassari registriamo un incremento di iscritti – ha detto il commissario del Consorzio universitario di Nuoro Fabrizio Mureddu – ciò significa che l’offerta formativa è vicina alle esigenze del territorio e di tutta la Sardegna. Per questo servirebbe un’attenzione più marcata da parte della Regione che consentisse ai consorzi di attivare una programmazione pluriennale. Ciò permetterebbe di organizzare meglio l’offerta formativa e di razionalizzare la spesa».

Giovedì, 4 febbraio 2016

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