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Anche Oristano ha il suo ambasciatore dell’innovazione

Francesca Casula è stata nominata ieri a Roma Digital Champion

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Sono otto, uno per ogni provincia sarda, e hanno il compito di portare il digitale nei territori e negli ambiti in cui si fa ancora fatica a stare al passo con l’innovazione. Oristano schiera in campo Francesca Casula, di 36 anni, la più giovane fra i sette soci fondatori di Lìberos, l’associazione che nasce con l’intento di unire le opportunità e rispondere alle esigenze di tutti i segmenti della filiera del libro.

Francesca Casula

Francesca Casula

È stata nominata “Digital Champion” della regione Sardegna ieri a Roma dal Digital Champion nazionale Riccardo Luna, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, in occasione dell’evento di presentazione dei primi 100 Digital Champion locali al Tempio di Adriano. Per lei e per i suoi compagni sardi di avventura, l’incarico di evangelizzare il territorio sul tema digitale, attraverso azioni e progetti concreti.
Tre i principali obiettivi di questi “ambasciatori dell’innovazione”, tutti volontari, non retribuiti e senza budget a disposizione: rappresentare una sorta di help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale, muoversi come difensori del cittadino in caso di assenza di banda larga, wifi ed altri diritti negati e promuovere, anche attraverso il crowdfunding, progetti di alfabetizzazione digitale, dai bambini ai nonni.
Il giornalista romano, Riccardo Luna, investito della prestigiosa carica di Digital Champion nazionale dall’Unione Europea lo scorso 15 settembre, ha deciso di applicare fin da subito la raccomandazione di declinare quanto più possibile la carica sul territorio (“going local”), nominando uno digital champion in ogni comune italiano: poco più di 8 mila. Una rete di attivisti, volontari, appassionati di digitale con il compito di mobilitare il paese porta a porta.

Il team sardo ieri a Roma con Riccardo Luna Da sinistra: Federica Serra, Luigi Cocco, Lucio Murru, Fabrizio Palazzari Serena Orizi, Riccardo Luna, Francesca Casula, Nicola Pirina

Il team sardo ieri a Roma con Riccardo Luna
Da sinistra: Federica Serra, Luigi Cocco, Lucio Murru, Fabrizio Palazzari
Serena Orizi, Riccardo Luna, Francesca Casula, Nicola Pirina

Gli altri Digital Champion della Sardegna, prima Regione a presentarsi con la squadra al completo, sono Luigi Cocco (Digital Champion dell’Ogliastra), Carlo Mancosu (Digital Champion del Medio Campidano), Lucio Murru (Digital Champion di Olbia), Serena Orizi (Digital Champion di Sassari), Fabrizio Palazzari (Digital Champion di Carbonia Iglesias), Nicola Pirina (Digital Champion di Cagliari), Federica Serra (Digital Champion di Nuoro).
“Ci rendiamo perfettamente conto di quanto sia delicato e non privo di difficoltà questo impegno”, hanno commentato i Digital Champion sardi – ma siamo fiduciosi nelle potenzialità della nostra terra. È qui che il web, prima che altrove, ha preso avvio. Il digitale ha reso noi isolani meno ‘isolati’, aprendoci al mondo e facendo conoscere le nostre realtà al di fuori dei limiti imposti dal mare”.
Una opportunità valida per qualunque settore, dalla formazione al commercio, dalla comunicazione all’editoria fino alle pubbliche amministrazioni: “Termini come e-learning, ecommerce, sharing economy, fatturazione elettronica o cloud devono entrare a far parte del nostro lessico quotidiano. Non come semplice prestito linguistico ma come forme acquisite di impostazione mentale, come approccio al lavoro, come sguardo al futuro, come voglia di farcela. La nostra isola può e deve, grazie al digitale, fare enormi passi in avanti. E noi, grazie all’impegno di chi vorrà far parte della squadra, vogliamo iniziare fin da oggi a dare il nostro contributo”.
L’invito è rivolto a tutti i cittadini sardi che vogliano rendersi disponibili come Digital Champion del proprio comune e a tutti gli enti e le aziende che vogliano collaborare ai progetti nelle forme più diverse, dalle sponsorizzazioni alle attività di formazione gratuita fino alla fornitura di attrezzature e al supporto logistico.
Chiunque lo desideri può contattare i Digital Champion regionali attraverso i loro canali social personali.

Il Digital Champion. È una carica istituita dall’Unione Europea nel 2012. È un ambasciatore dell’innovazione. Ogni Paese ne ha uno, con il compito di rendere i propri cittadini “digitali”. Le uniche eccezioni sono il Regno Unito, che ha avuto il primo della serie, Martha Lane Fox, ma oggi ha trasformato il ruolo virandolo sui temi della digital economy; e l’Estonia, dove l’incarico lo svolge il presidente della Repubblica.
Il Digital Champion non è retribuito, non ha staff e non ha budget. Ma ciò nonostante in molti Paesi europei i Digital Champions stanno riuscendo a portare a segno risultati molto importanti creando reti di persone attorno a progetti in particolare di alfabetizzazione digitale. Svolgono anche un ruolo di stimolo nei confronti del governo e di raccordo in sede europea.

Francesca Casula. Di formazione classica, è la più giovane fra i sette soci fondatori di Lìberos, l’associazione che nasce con l’intento di unire le opportunità e rispondere alle esigenze di tutti i segmenti della filiera del libro. La rivista Vita l’ha indicata come uno dei cento talenti under 35 che cambieranno l’Italia. Nell’ottobre del 2013 entra a far parte del tavolo interistituzionale per la realizzazione del Piano Nazionale della lettura del MiBACT, istituito dall’allora ministro Massimo Bray. Nel 2014 ha fondato la startup innovativa a vocazione sociale Isterre, nata per sviluppare e replicare il progetto Lìberos.

Sabato, 22 novembre 2014

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