Cittadinanza onoraria a Mussolini: "Sindaco e consiglieri si vergognino!" - LinkOristano
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Cittadinanza onoraria a Mussolini: “Sindaco e consiglieri si vergognino!”

La sezione provinciale dell'Anpi si scaglia contro il No del Comune di Terralba per la revoca

Carla Cossu - presidente Anpi

Cittadinanza onoraria a Mussolini: “Sindaco e consiglieri si vergognino!”
La sezione provinciale dell’Anpi si scaglia contro il No del Comune di Terralba per la revoca

La presidentessa dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) della provincia di Oristano, Carla Cossu, prende posizione contro la decisione del Comune di Terralba di non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La richiesta era stata portata in consiglio comunale del paese, dopo una petizione del “Comitato Madiba”, dove sono state raccolte 600 firme.

“Il comitato provinciale Anpi Oristano”, dichiara Carla Cossu, “esprime il proprio rammarico per la decisione assunta dalla maggioranza, guidata dal sindaco Sandro Pili, di respingere la petizione popolare volta a cancellare la cittadinanza onoraria, concessa nel 1924 a Benito Mussolini e ad Asclepia Gandolfo”.

“Il prefetto Gandolfo”, prosegue la presidentessa Cossu, “fedele esecutore degli ordini del Duce, fu inviato in Sardegna per compiere il processo di fascistizzazione forzata e di controllo dei comuni, il che avveniva sfiduciando il sindaco e il consiglio, spesso dopo pesanti intimidazioni e violenze, e/o dopo aver messo in piedi la macchina del fango”.

“Le motivazioni addotte dal sindaco Pili appaiono, a noi dell’Anpi”, aggiunge la Cossu, “quotidianamente impegnati nella denuncia del risorgente Nazifascismo, confuse e, in ultima analisi, risibili. Nel lungo, e talvolta contraddittorio, “dispositivo” con il quale la petizione è stata respinta, si sostiene che ci sono problemi ben più gravi, che il numero dei firmatari era troppo contenuto, che Mussolini, Gandolfo e il Fascismo sono morti”.

“Ecco”, continua la presidentessa, “lasciando da parte la banalità delle prima affermazione, e l’assurdità della seconda (sa, l’estensore della risposta quante firme occorrono per una legge di iniziativa popolare?), ci soffermeremo sul gravissimo equivoco nel quale il sindaco e la sua pattuglia di arditi sono caduti: affermare che il fascismo è morto, significa svuotare di significato l’antifascismo”.

“Pertanto”, conclude Carla Cossu, “chiediamo al sindaco cosa lo spinga a venire a Oristano, il 25 aprile, alle celebrazioni per la lotta di liberazione dal nazifascismo. Gli lasciamo tutto l’onore, e l’onere, di restare concittadino di un dittatore feroce. Però ci piace ricordare che l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, erede e testimone dei valori della Resistenza e della Costituzione, non tollera il cerchiobottismo, e che l’antifascismo o è o non è. Non può essere di comodo, né tiepido, né di maniera. Vorremmo che sindaco e consiglieri di maggioranza provassero almeno un poco di disagio, se non proprio di vergogna”

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Venerdì, 20 dicembre 2019

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