Ultima tappa a Solarussa per il festival "Terre di confine"  - LinkOristano
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Ultima tappa a Solarussa per il festival “Terre di confine” 

Nella serata di apertura sarà ospite il regista Salvatore Mereu

Ultima tappa a Solarussa per il festival “Terre di confine” 
Nella serata di apertura sarà ospite il regista Salvatore Mereu

In foto Salvatore Mereu – Backstage, Copyright 2020 LUCKY RED

Dopo le tappe di Cagliari e Asuni, il festival “Terre di confine” si avvia alla conclusione: l’ultima tappa si terrà a Solarussa e offrirà un fine settimana ricco di appuntamenti tra proiezioni, lezioni di cinema, mostre e concerti.

Per la serata di apertura, domani (venerdì 2 ottobre) alle 21.15 nel cortile di Casa Sanna sarà presentato il film sardo del momento, “Assandira” di Salvatore Mereu, fresco del successo come partecipante fuori concorso alla 77.a Mostra del Cinema di Venezia.

Tratto dal romanzo di Giulio Angioni, il film affronta il tema dei compromessi ai quali i sardi sono spesso costretti a sottostare per riuscire a “vendersi” meglio ai turisti stranieri. Nella trama si snodano le vicende dell’agriturismo “Assandira”, nel quale un anziano pastore, interpretato da Gavino Ledda, si presta a recitare la caricatura del tipico sardo, costruita attraverso stereotipi, solo per dare una mano al figlio nel seguire l’attività.

Il pubblico di Solarussa potrà incontrare il regista Salvatore Mereu. L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la casa di produzione Lucky Red e al distributore sardo Roberto Podda con la sua Creative Service.

Prima della proiezione e dell’incontro con il regista, saluti iniziali alle 18 da parte delle direttrici artistiche Antonella Puddu e Michela Anedda, che daranno il via alla mostra fotografica di Alessandro Mirai, dal titolo, “A festival can hide another – Un festival ne può nascondere un altro”. L’esposizione, che sarà presentata dall’autore, raccoglie foto realizzate nel 2017 in qualità di fotografo accreditato al Midnight Sun Film Festival di Sodankyla (Lapponia).

Alle 19.15 nel cortile di Casa Sanna sarà poi il momento della proiezione dello spot della XIII edizione, “De s’atra parti de s’arriu (Dall’altra parte del fiume)”, un corto d’animazione realizzato da Michela Anedda nel corso di un laboratorio sperimentale che ha coinvolto gli abitanti di Asuni e Solarussa. Seguirà, infine, la proiezione di “Iona” di Scott Graham (drammatico – 2015 – 90’) film dal quale è tratta l’immagine della locandina della XIII edizione del film festival. L’opera è presentata in lingua originale (inglese) con sottotitoli in italiano, e sarà preceduta da un videomessaggio del regista Scott Graham.

Per la serata di sabato 3 ottobre, spazio alla musica con il concerto, alle 18,  di Joe Perrino e subito dopo la partecipazione della regista Gabriella Rosaleva, che presenterà il suo “Processo a Caterina Ross”. Quindi la lezione di cinema di Giovanni Columbu e la proiezione delle sue docufiction “Surbiles” e di “Visos. Sogni, segnali, avvisi”.

Infine, per la terza e ultima serata, domenica 4 ottobre, in chiusura del film festival, ci sarà un appuntamento dedicato ai più piccoli, alle 19.15, nel cortile di Casa Sanna: sarà proiettato “The Brave” (Ribelle) (animazione, commedia – 2012 – 100’) di Mark Andrews e Brenda Chapman, prodotto da Pixar Animation Studios.

Alle 21 al cortile di Casa Sanna, ci sarà invece la proiezione di un episodio della serie TV della BBC “Shetland”, intitolato “Red Bones” (poliziesco, thriller – 2013 – 120’) regia di Peter Hoar, in inglese con sottotitoli in italiano, presentato da Antonella Puddu. Mentre a chiusura del festival, alle 23, si terrà la proiezione di un estratto (15’) di “Cul de sac” (drammatico – 1966 – 111’) di Roman Polansky, e un brindisi finale con ringraziamenti, a chiusura del festival.

Tutti gli appuntamenti seguono rigorosamente le disposizioni e le restrizioni relative al contenimento dell’emergenza sanitaria.

Il festival. “Terre di confine” quest’anno è dedicato all’incontro cinematografico tra la Sardegna e le isole Shetland, per un’edizione declinata tutta al femminile in un singolare abbraccio tra cineaste, donne pastore ed emigrate delle isole remote. L’intenso programma spazia dalla celebre serie televisiva “Shetland” della BBC alle opere di Shona Main, Jenny Gilbertson Brown e Scott Graham. L’evento è realizzato con il patrocinio e il contributo della Regione Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, dei Comuni di Asuni e Solarussa e del Consorzio turistico Sa Perda ‘E Iddocca.

Leggi anche: La Sardegna incontra le Shetland con il film festival “Terre di confine”

“Iona” di Scott Graham

Giovedì, 1° ottobre 2020

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