Lago Omodeo, le analisi dell'Arpas tranquillizzano: non c'è inquinamento - LinkOristano
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Lago Omodeo, le analisi dell’Arpas tranquillizzano: non c’è inquinamento

La buona notizia stamane in un incontro tra Regione, Arpas e Comuni. Sarà istituto un tavolo di studio e coordinamento

Lago Omodeo, le analisi dell’Arpas tranquillizzano: non c’è inquinamento
La buona notizia stamane in un incontro tra Regione, Arpas e Comuni. Sarà istituto un tavolo di studio e coordinamento

Il tavolo della presidenza

Dall’inviata Marta Mereu

Hanno escluso la presenza di metalli nelle acque le analisi effettuate dai tecnici dell’Arpas Sardegna sul lago Omodeo, messo sotto osservazione dopo il fenomeno di schiumatura verificatosi alla fine del mese scorso e che ha fatto scattare l’allarme tra i sindaci del territorio.

I risultati degli accertamenti di laboratorio sono stati presentati questa mattina a Nughedu Santa Vittoria, nel corso di un incontro promosso dall’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, al quale ha preso parte lo stesso assessore Gianni Lampis, che insieme ai tecnici dell’Arpas si è confrontato con gli amministratori e i tecnici del territorio.

Il fenomeno, ha spiegato il direttore Arpas, Alessandro Sanna, è generato da un particolare contesto e la concomitanza di fattori ambientali. In particolare, la schiuma è riconducibile alle alte temperature dell’acqua, un ph superiore a 10 e uno scarso aerodinamismo della acque in certi punti del bacino artificiale, oltre alla bassa ossigenazione procurata dalla presenza delle alghe che trovano in queste condizioni un ambiente ideale.

La salute del lago Omodeo, dunque, non è in pericolo. Un tavolo tecnico, però, sarà istituito nelle prossime settimane per cercare soluzioni di prevenzione al fenomeno che, comunque, causa problemi all’intero ecosistema. L’assessore Lampis in chiusura dell’incontro ha assunto un impegno in tal senso. Al tavolo siederanno la Regione, gli amministratori locali e i tecnici di Arpas ed Enas. Sarà coinvolta anche l’Università.

Durante la riunione è emersa unanime da parte degli amministratori locali del territorio la volontà di cominciare a considerare il Lago Omodeo come una risorsa.

“Ha rappresentato un elemento spesso divisorio o problematico e ha dato due caratterizzazioni diverse a Gulcier e Barigadu”, ha detto il sindaco di Nughedu e Consigliere regionale, Francesco Mura.

“Solo in tempi più recenti si è cominciato a guardarlo come una risorsa e per continuare a farlo è il caso di risolvere i problemi ambientali”, ha detto ancora Mura, mostrando soddisfazione per la presenza della quasi totalità dei colleghi del territorio.

“I risultati sono rincuoranti, è stato scongiurato ciò che più si temeva: gli sversamenti dalla zona di Ottana”, ha commentato il sindaco di Ula Tirso, Ovidio Loi, sollecitando comunque una risoluzione del problema: “Dobbiamo risposte ai nostri concittadini: il fenomeno si può prevenire in anticipo?”

Si è detto solo parzialmente rincuorato il sindaco di Busachi, Gianni Orrù, che ha posto l’accento sulle condizioni generali del lago.

“Persiste la presenza di turbine e serbatoi d’olio della vecchia rete elettrica sarda”, ha commentato Orrù, invitando l’assessore Lampis a visitare il territorio di Busachi. Un invito accolto dall’esponente della giunta Solinas, che si è impegnato anche a “capire se ci sono soggetti titolati” che possano rispondere per gli elementi che ancora persistono sul fondo del bacino.

Serafino Pischedda, sindaco di Fordongianus ha posto l’accento sulla necessità di capire come intervenire per sviluppare il lago quale attrattore del territorio.

“Il lago”, ha sostenuto Pischedda, “può essere una valore aggiunto alle nostre Terme”.

Ha parlato di una convivenza con i fenomeni naturali che avvengono all’interno del lago il sindaco di Samugheo, Antonello Demelas, e della necessità di “fare sistema”.

“È inutile avere diversi attrattori e svilupparli se non si mettono a sistema”, ha sostenuto Demelas.

Il sindaco di Ghilarza, Alessandro Defrassu, ha elogiato l’unità degli amministratori: “Ho trovato una grande voglia di fare e di fare insieme”.

“È evidente”, ha detto ancora Defrassu, “che tutti teniamo al nostro territorio”.

Ha parlato del Lago Omodeo come un bene identitario dell’intera Sardegna il sindaco di Sorradile, Pietro Arca, che ha mosso alcune richieste specifiche all’assessore Lampis: una conferenza stampa a livello regionale per presentare i dati della analisi sulle acque del bacino più grande d’Europa: “Bisogna che la gente sappia che si può navigare e fare il bagno”, ha detto Arca.

Arca ha anche sollevato la necessità di un bollettino mensile da inviare ai sindaci del territorio sullo stato di salute del lago e il coinvolgimento del Politecnico di Milano per la grande conoscenza che nell’ateneo meneghino si ha dei laghi artificiali.

Ha sollevato qualche dubbio sulle conclusioni cui sono giunte la analisi dell’Arpas il tecnico del Comune di Sedilo, Alfredo Mameli: “Su temperatura e dinamismo non possiamo intervenire, cosa resta?” ha detto. “Si parla anche di fertilizzanti, ma è impensabile si possano eliminare, considerato che l’agricoltura è tra le fonti principali della nostra economia”.

“Io non vedo incoraggiamenti se il fenomeno è dato dalla concomitanza della presenza di fertilizzanti con altri fenomeni naturali”.

Anche su questo il tavolo tecnico potrà dare delle risposte: “Deve essere portato avanti il percorso che ho promesso in occasione della mia precedente visita”, ha detto in chiusura l’assessore Gianni Lampis. “durante la quale ho anche promesso che avrei riportato i risultati su uno spettro più ampio di controllo. L’ho fatto a dimostrazione della mia leale attenzione per il territorio”.

 

Mercoledì, 29 luglio 2020

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