Cabras
Sarà allestita temporaneamente nella sala Paesaggio. In estate anche un omaggio a Nivola
Sarà la sala del Paesaggio a ospitare temporaneamente, a partire dalle prossime settimane, le statue dei Giganti di Mont’e Prama oggi esposte a Cabras. Le sculture resteranno al museo civico “Giovanni Marongiu”, ma si sposteranno di qualche metro, negli spazi inaugurati a luglio 2021. Questo per consentire l’avvio dei lavori nei vecchi ambienti, che prevedono il rifacimento degli impianti e dell’allestimento.
L’obiettivo della Fondazione Mont’e Prama è aprire al pubblico la nuova esposizione nella sala del Paesaggio a partire dalla metà di febbraio: sarà l’occasione per dare il via alle celebrazioni per i 50 anni dal ritrovamento dei Giganti. “Crediamo poi che entro la fine dell’anno”, spiega il presidente Anthony Muroni, “le statue si potranno spostare nella loro nuova casa, l’ala del museo in costruzione”.
Il cantiere della nuova ala è stato tormentato da numerosi ritardi. Lo scorso novembre il sindaco Andrea Abis aveva dato un nuovo ultimatum alla direzione dei lavori e all’impresa, sollecitando la fine delle opere. “Il sindaco è stato molto chiaro”, va avanti il presidente della Fondazione, “c’è un problema di rispetto dei contratti sottoscritti e giustamente il Comune ha perso la pazienza. Penso che entro la metà di marzo i lavori saranno conclusi”. Poi ci vorrà un po’ di tempo per organizzare l’esposizione.
“L’allestimento dei Giganti nella sala del Paesaggio”, ha spiegato l’archeologo Giorgio Murru, responsabile scientifico della Fondazione Mont’e Prama, “consentirà di alleggerire il museo e riqualificare un percorso che risale a 50 anni fa, rendendolo più interessante. Ogni statua avrà luci dedicate, l’impatto scenografico sarà fortissimo. Il visitatore avrà la possibilità cogliere le sculture in tutta la loro bellezza”.
“L’avvio dei lavori nel vecchio museo”, puntualizza Muroni, “è un’opportunità, non un problema. L’accordo di programma sottoscritto nel marzo dello scorso anno con il Ministero della Cultura ci consentirà di realizzare qui a Cabras, in una sala del museo che è già stata liberata, un laboratorio di restauro: sarà visitabile e si potrà vedere in tempo reale il lavoro che si sta facendo”.
Una parte della sala del Paesaggio, inoltre, la prossima estate ospiterà la mostra “Da Mont’e Prama a Nivola: 3.000 anni di pietre in Sardegna”. Un percorso che parte dal Sinis e arriva sino al celebre scultore Costantino Nivola, scomparso nel 1988. In autunno la mostra si trasferirà al Museo Nivola, a Orani, e poi nel 2025 arriverà a New York. “Il filo conduttore è la scultura”, spiega il presidente della Fondazione, “gli scultori di Mont’e Prama sono stati i primi a nobilitare la pietra”.
Tra i tanti interventi programmati dalla Fondazione Mont’e Prama c’è anche la riqualificazione del parco del museo, che sarà aperto al pubblico. “Qui verrà realizzata anche un’area spettacoli”, annuncia Anthony Muroni. “E spostandoci verso i parcheggi per le auto, nascerà un’area uffici”.
Lo stesso Muroni, inoltre, ha voluto ricordare che “nel corso del triennio la Regione ha finanziato opere infrastrutturali per complessivi 24 milioni di euro per il parco archeologico del Sinis. Gli ultimi 6,5 milioni di euro sono arrivati con la recente variazione di bilancio”.
Giovedì, 11 gennaio 2024
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