Azienda sanitaria regionale: carrozzone da Prima Repubblica - LinkOristano
In Sardegna

Azienda sanitaria regionale: carrozzone da Prima Repubblica

Critiche dal capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale Attilio Dedoni

Attilio Dedoni

Azienda sanitaria regionale: carrozzone da Prima Repubblica
Critiche dal capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale Attilio Dedoni

Attilio Dedoni

Attilio Dedoni

“E’ incredibile la faccia tosta con cui il centrosinistra riesce ad accostare termini come riforma e innovazione a un carrozzone degno della peggior Prima Repubblica quale è l’Azienda per la tutela della salute”. Lo dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, commentando la legge approvata dal Consiglio regionale nella serata di ieri.

“Per settimane, i sardi hanno assistito impotenti al ritorno in scena dei peggiori bizantinismi di una politica vetusta, che tutti speravano fosse ormai morta e sepolta”, prosegue Dedoni. “Durante l’esame di quella che, a detta di Giunta e maggioranza, dovrebbe essere una ‘riforma’ e una ‘innovazione’ per la sanità sarda, e durante le interminabili schermaglie preliminari all’interno della coalizione di governo, che hanno tenuto banco per mesi, si è parlato di tutto tranne che di sanità. Si è parlato, molto, di quale bacino elettorale del centrosinistra premiare con l’assegnazione della sede della nuova super-Asl, di quale partito debba avere in quota il direttore generale (ed è facile immaginare la bagarre che si scatenerà, lontano dai riflettori, quando dovranno essere nominati i direttori delle Aree socio-sanitarie locali), di come quest’ultimo debba essere incatenato al potere politico attraverso un sistema di controlli e contrappesi, onde evitare che possa anche solo pensare di smarcarsi dall’ingerenza dei partiti. Non si è parlato affatto, invece, di cosa dovrà fare la nuova Azienda: non si è parlato di prevenzione, di organizzazione della sanità sul territorio, di riduzione delle liste d’attesa, di come garantire i servizi anche nelle aree più periferiche e disagiate”.

“Soprattutto, non si è parlato di come si intende riassorbire lo spaventoso disavanzo del sistema sanitario, un deficit che, con la conferma in carica dei commissari Asl nominati dal centrosinistra e con un regime transitorio che andrà avanti fino a dicembre, è destinato a crescere a dismisura, senza alcun controllo”, conclude il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni. “Sono queste le cose di cui i sardi avrebbero voluto che si parlasse nella legge per l’istituzione della Asl unica regionale, un soggetto che avrebbe dovuto garantire efficienza, risparmio e separazione della gestione della sanità rispetto al potere politico. La legge approvata non garantisce niente di tutto questo: è stato creato un carrozzone che appesantirà ulteriormente il sistema sanitario, aggravando i problemi esistenti anziché risolverli”.

Giovedì, 28 luglio 2016

commenta