Libretti postali e buoni fruttiferi tra i preferiti dei risparmiatori oristanesi - LinkOristano

Libretti postali e buoni fruttiferi tra i preferiti dei risparmiatori oristanesi

I dati resi noti da Poste Italiane nella 90° giornata mondiale del risparmio

Cresce il numero dei libretti postali attivi nella Provincia di Oristano, dai 108 mila nel 2009 si è passati ai 112 mila attuali. Anche gli investimenti sui buoni fruttiferi sono cresciuti ed è cresciuta in particolare la tendenza degli oristanesi agli investimenti a medio e lungo termine, che costituiscono il 34% del totale del valore dei buoni emessi.

Si tratta in particolare dei buoni fruttiferi postali 3X4, una forma di investimento a tasso crescente della durata massima di 12 anni. Sono buoni che maturano gli interessi al completamento di ogni triennio, riconoscendo rendimenti competitivi in coincidenza delle scadenze, non vincolate, individuate nel 3°,6°, 9° e 12° anno. L’altra forma di investimento preferita dagli oristanesi, pari al 18% del totale, sono i buoni fruttiferi indicizzati, della durata massima di 10 anni che garantiscono oltre alla restituzione del capitale investito e di un rendimento fisso, il recupero, sia sul capitale investito che sugli interessi maturati, del 100% dell’inflazione rilevata nel periodo dell’investimento e fissata dall’indice ISTAT FOI (esclusa la componente tabacco).

Risparmio PostaleI dati sono stati resi noti da Poste Italiane che celebrano oggi la 90° Giornata Mondiale del Risparmio, istituita nell’ottobre del 1924 dalle Casse di Risparmio di 26 paesi.

Le Casse Postali di Risparmio, nate nella seconda parte del 1800, si pongono da subito come alternativa al sistema bancario, in mano a poche e grandi famiglie finanziarie e diventano il punto di riferimento del bottegaio e del piccolo commerciante. In quel periodo le Poste vengono chiamante “banche del popolo”. Ad un anno dall’approvazione della legge istitutiva i libretti postali aperti in Italia sono già 57 mila. Oggi i libretti di risparmio postale attivi a livello nazionale sono circa 30 milioni.

I libretti e i buoni fruttiferi diventano ben presto il “salvadanaio” degli italiani favoriti anche dalla semplicità, dall’assenza di spese di apertura, gestione e chiusura e dalla capillarità degli uffici postali distribuiti sul territorio. Questa tendenza trova conferma ancora oggi nel trend di crescita che si registra anche in questi anni di crisi. Se nel 2009 i libretti attivi in Sardegna erano 984 mila oggi sono 1 milione e 110 mila con un incremento del 12,80%.

La crescita ha coinvolto in modo uniforme tutte le province della Regione.

Venerdì, 31 ottobre 2014

commenta