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Acqua in Sardegna, più garanzie con la nuova Carta dei servizi

Approvato dall'Egas l'aggiornamento del documento con gli standard che Abbanoa deve rispettare

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Acqua in Sardegna, più garanzie con la nuova Carta dei servizi
Approvato dall’Egas l’aggiornamento del documento con gli standard per Abbanoa

Il Comitato istituzionale d’ambito dell’Egas – l’ente di governo delle acque in Sardegna – lunedì ha approvato la nuova Carta del servizio idrico integrato. Il documento è frutto della concertazione tra l’Egas, Abbanoa (gestore unico) e le associazioni dei consumatori. La Carta stabilisce i livelli di qualità dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione che il gestore deve garantire: in sostanza, indica una serie di obblighi per Abbanoa e permette di verificare il grado di soddisfazione dei clienti, precisando quali siano i loro diritti, compresi quelli di natura risarcitoria.

La nuova versione della Carta prende atto delle modifiche normative adottate negli ultimi anni dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), che ha stabilito gli standard di riferimento per valutare la qualità del servizio. Qualche esempio: il tempo medio di attesa agli sportelli o quello di fatturazione; la regolamentazione delle morosità (tutela del cliente moroso, che deve essere adeguatamente informato delle azioni poste dal gestore a salvaguardia del proprio credito); il rafforzamento delle tutele degli utenti nei casi di fatturazione di importi risalenti a più di due anni (se la colpa della ritardata fatturazione non è del cliente, questo può chiedere di non pagare).

Per la valutazione della qualità del servizio, in particolare, la Carta introduce una distinzione tra standard specifici e standard generali.

Standard specifici. Sono 33 e permettono di verificare direttamente la qualità del servizio riferendosi alla singola prestazione: è il caso, ad esempio, del tempo di attivazione della fornitura o di quello per l’esecuzione della voltura. Se i parametri fissati non sono rispettati, il consumatore ha diritto a un indennizzo che viene corrisposto automaticamente in bolletta. Gli indennizzi partono da una soglia base di 30 euro e crescono in proporzione del ritardo nell’esecuzione del servizio, sino a 90 euro.

Standard generali. Sono 14 e si riferiscono alla qualità del servizio intesa come complesso delle prestazioni da garantire agli utenti: tra questi, ad esempio, il tempo medio di attesa per il servizio telefonico. Il mancato rispetto da parte del Gestore unico di tali parametri comporta l’applicazione di sanzioni da parte dell’Arera. Al contrario, la puntuale esecuzione del servizio prevede una premialità.

Rispetto ad alcuni standard – sia specifici sia generali – Abbanoa ha introdotto dei miglioramenti (in tutto 11) rispetto a quanto previsto dall’Arera, garantendo delle performance ancora superiori. È il caso dello standard generale sul “tempo massimo di attesa” allo sportello o la periodicità di fatturazione, per la quale Abbanoa propone standard più performanti migliori di quelli fissati, con tre bollette l’anno (cadenza quadrimestrale, per consumi medi annui fino a 100 mc) invece delle due stabilite dall’Arera.

Fabio Albieri, presidente Egas

“Con la nuova Carta, condivisa con il Gestore e frutto anche della collaborazione con le associazioni dei consumatori, diamo agli utenti un importante strumento non solo di tutela ma anche di conoscenza”, spiega il presidente dell’Egas, Fabio Albieri. “L’utente potrà meglio orientarsi in tutti gli aspetti che riguardano il rapporto contrattuale, avendo chiari quali sono i propri diritti e gli indennizzi che gli spettano in caso di mancato rispetto”.

Giovedì, 22 aprile 2021

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