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Sardegna verso la zona arancione? I settori che rischiano di più

Con le terapie intensive occupate al 37% potrebbero scattare nuove restrizioni

reparti terapia intensiva covid 19 alghero e ozieri foto regione sardegna

Sardegna verso la zona arancione? I settori che rischiano di più
Con le terapie intensive occupate al 37% potrebbero scattare nuove restrizioni

Un reparto di terapia intensiva

Anche in Sardegna è stata superata la soglia del 30% dei posti occupati nelle terapie intensive. L’allarme è stato lanciato dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Nell’isola il dato arriva al 37%, con una crescita di 7 punti rispetto a una settimana fa. La media nazionale dei posti occupati in terapia intensiva è al 42%.

Sono 17 le regioni italiane che hanno superato la soglia critica. In Lombardia si registra il dato più preoccupante: in terapia intensiva sono occupati quasi due posti letto su tre (64%).

Tornando alla Sardegna, sono meno allarmanti i dati relativi ai ricoveri dei pazienti Covid-19 in area non critica. In questo caso nell’isola è occupato un posto su tre (33%). La soglia critica è fissata al 40%.

Buone notizie dall’indice Rt. In Sardegna il parametro che calcola la potenziale trasmissibilità del coronavirus è sceso a 1 nell’ultimo aggiornamento pubblicato dal Ministero della Salute. Per il momento, proprio grazie a questo dato, l’isola dovrebbe restare nell’area gialla. Se invece dovesse crescere anche l’Rt, il passaggio alla zona arancione sarebbe inevitabile.

Nel caso in cui la Sardegna entrasse nell’area arancione, per 15 giorni sarebbero vietati gli spostamenti tra comuni, se non per motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Bar e ristoranti dovrebbero abbassare le serrande.

Grafica pubblicata sulla pagina Facebook @palazzochigi.it

Giovedì, 19 novembre 2020

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