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Coronavirus, i medici militari per tamponi sulla popolazione

Parte domani da Isili e arriverà a Oristano l'operazione "Igea" promossa dal Ministero della Difesa

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Coronavirus, i medici militari per tamponi sulla popolazione
Parte domani da Isili e arriverà a Oristano l’operazione “Igea” promossa dal Ministero della Difesa

Immagine d’archivio

Anche in Sardegna i medici militari effettueranno tamponi sulla popolazione. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi. L’operazione “Igea” partirà domani da Isili, ma presto verrà replicato a Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. “Martedì e mercoledì, dalle  8 alle 14, presso il parco comunale di Isili i medici militari del Drive-through mobile della Difesa (DTD) effettueranno oltre 500 tamponi sui cittadini isilesi”, spiega il sottosegretario.

L’operazione “Igea” è stata promossa dal ministro Lorenzo Guerini su tutto il territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera di effettuare tamponi. Un valido supporto che prevede lo schieramento di circa 1.400 unità, distribuite in 200 team, in grado di eseguire fino a 30.000 tamponi al giorno. “In Sardegna”, spiega Calvisi, “sono già disponibili almeno 70 persone, tra medici, infermieri, operatori sanitari militari e personale in supporto logistico. Inoltre, a breve, sarà operativo presso il Dipartimento militare di Medicina legale di Cagliari un laboratorio per processare i tamponi molecolari che incrementerà le potenzialità di screening”.

L’operazione “Igea” interesserà a breve anche i quattro capoluoghi di provincia della Regione, per i quali sono previste, nei prossimi giorni, le necessarie ricognizioni per individuare le aree idonee in cui potranno operare i team sanitari dell’Esercito.

“Accogliendo la richiesta dell’assessorato alla Sanità della Regione Sardegna e del sindaco di Isili, la Difesa invierà un team composto da un ufficiale medico, due sottufficiali infermieri del Dipartimento militare di Medicina legale di Cagliari, tre militari in supporto logistico della Brigata ‘Sassari’ e un rappresentante della Assl competente per territorio”, ha spiegato Calvisi. “Ringrazio il comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale Francesco Olla e il direttore del Dipartimento militare di Medicina legale di Cagliari, colonnello medico Stefano Ciancia, per la preziosa e incessante opera di supporto messa in campo a favore dei cittadini sardi”.

“L’attivazione in tempi rapidi di questi team sanitari conferma, ancora una volta, lo straordinario impegno e l’elevata professionalità delle nostre Forze Armate”, prosegue ancora Calvisi, “e, in particolare, del personale sanitario militare impegnato fin dal primo giorno senza sosta nella gestione dell’emergenza del coronavirus”.

Il progetto “Igea” non è però il solo promosso dalla Difesa a tema coronavirus. “In questo contesto”, spiega il sottosegretario, “si inquadra anche l’attività ‘Ad Adiuvandum’, in collaborazione con la Regione della Sardegna e l’omonimo Network. In seguito alla sottoscrizione del protocollo d’pntesa con la Regione e il citato Network del 29 giugno scorso, è stata avviata la campagna di screening sierologico anti Covid-19 per la tutela sanitaria di persone appartenenti alle cosiddette categorie fragili e per la protezione di quei lavoratori che assicurano servizi pubblici, essenziali e di pubblico interesse nell’ambito dell’emergenza sanitaria in atto sul territorio regionale”.

Con questa importante iniziativa, spiega il comunicato, “la Sanità militare isolana, con il proprio personale medico, infermieristico e tecnico, integrato da quello fornito dal citato Network, è riuscita finora a effettuare 3.657 test sierologici presso il Dipartimento militare di Medicina legale di Cagliari, oltre che a svolgere tutte le attività che contribuiscono a tracciare la circolazione del virus”.

Lunedì, 9 novembre 2020

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