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Lavoratori a rischio, chi deve firmare i certificati medici per le assenze?

Gli Ordini della Sardegna e due sindacati chiedono chiarimenti all'INPS e l'intervento di Solinas

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Lavoratori a rischio, chi deve firmare i certificati medici per le assenze?
Gli Ordini della Sardegna e due sindacati chiedono chiarimenti all’INPS e l’intervento di Solinas

Troppa confusione sulla norma che – fino al 30 aprile – dovrebbe permettere l’assenza dal lavoro alle persone affette da una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, che non possono sfidare il coronavirus. Gli Ordini dei Medici della Sardegna e due sindacati dei medici di medicina generale (FIMMG e SNAMI) con una lettera hanno chiesto ancora chiarimenti alla Direzione regionale INPS e al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

I medici fanno notare che il decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (art. 26, comma 2) “individua, in maniera neanche troppo chiara, i beneficiari ma non indica chi debba certificare lo stato di salute del richiedente, né in quale forma”. Fra l’altro, “il medico di medicina generale attualmente non è annoverato come competente organo medico legale“.

Prosegue la nota: l’INPS, più volte sollecitato, “non ha dato alcuna disposizione in merito ed i lavoratori sardi rischiano, in questa situazione, di essere fortemente penalizzati, visto che il 30 aprile è vicino e il limite di copertura finanziaria per questo provvedimento è di 130 milioni di euro”.

Gli Ordini dei medici della Sardegna e i due sindacati si augurano “un autorevole intervento” da parte del presidente della Regione, per arrivare a “una circolare che chiarisca chi debba compilare la certificazione (definito dalla norma “competente organo medico legale”) e in quale forma debba essere redatta (certificazione telematica di malattia, oppure di tipo anamnesico, o semplicemente una dichiarazione attestante il diritto del cittadino a godere di “quanto previsto dal comma 2 dell’art. 26 del dl 17/03/20 n. 18”).

Il documento chiede infine di “regolarizzare gli eventuali certificati rilasciati in forma cartecaceao o in forma dematerializza eventualmente non conformi”.

Venerdì, 10 aprile 2020

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