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A Bosa in mostra le maschere della tradizione sarda

L'esposizione arricchisce il calendario di manifestazioni legate al carnevale

Bosa - mostra maschere - Su Cerbu di Sinnai maschera opera di Mario Mocci

A Bosa in mostra le maschere della tradizione sarda
L’esposizione arricchisce il calendario di manifestazioni legate al carnevale

Su Cerbu di Sinnai maschera opera di Mario Mocci

Le maschere della tradizione sarda sono protagoniste di una mostra che da oggi, sino al prossimo 8 marzo, a Bosa, nei locali di Casa Deriu, arricchisce il ricco programma di manifestazioni in programma per il carnevale. L’esposizione è curata dalla Tacs, società che nella cittadina sul Temo gestisce i Musei Civici.

Le maschere che compongono la mostra sono state realizzate dall’artista Mario Mocci di Villacidro, le artigiane locali che lavorano il filet hanno prestato gli abiti del “Domino” e di “Gioldzi”, camicia e gonna di fine ‘800 delle tipiche maschere di Bosa. Altro salto nella memoria dei secoli scorsi riguarda le maschere di Sorgono, “Is Arestes” e “S’Urtzu Pretistu”, presenti già nel 1767 negli scritti “Attobios a Santu Mauru d’Ennarzu” del gesuita Bonaventura Demontis Licheri di Neoneli, recuperati negli archivi del sacerdote di Ortueri, Raimondo Bonu, in cui vengono raccontati riti, indumenti e scenografie custoditi dall’associazione Mandra Olisai.

Immancabile la presenza di “Boes”, “Merdules” e “Filonzana” grazie all’associazione “Boes e Merdules” di Ottana che nello scorso novembre erano stati tra i protagonisti del servizio dedicato al mondo ancestrale sardo apparso sulla rivista internazionale Vogue Portugal e ambientato all’interno del Parco Archeologico di Suni e del nuraghe Nuraddeo.

“Le maschere sono divertimento ma, come nel nostro caso, rappresentano anche cultura e tradizione”, spiega Cristina Concu, amministratrice della Tacs e responsabile della gestione e del coordinamento del Polo Museale, “è importantissimo recuperare usi e costumi da tramandare ai nostri ragazzi e da far conoscere a turisti e visitatori che decideranno di venire a visitare la mostra. Abbiamo in programma una serie di eventi e manifestazioni per un rilancio dei Musei Civici di Bosa e speriamo sia anche l’inizio di una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale che in questa fase ci ha supportato nella preparazione e sistemazione dei locali destinati alla mostra”.

Martedì, 18 febbraio 2020

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