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Coronavirus: vademecum per gli studenti dell’Università di Cagliari

Iniziativa dopo lo stato d'allerta decretato stamane dal Governo

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Coronavirus: vademecum per gli studenti dell’Università di Cagliari
Iniziativa dopo lo stato d’allerta decretato stamane dal Governo

L’Università di Cagliari ha inviato per mail a studenti e personale docente e tecnico amministrativo un vademecum sul Coronavirus. L’informativa, pubblicata anche sul sito dell’Ateneo, è disponibile anche in lingua inglese. L’Ateneo cagliaritano ha comunicato, inoltre, anche la prassi da seguire per gli studenti dell’Università che attualmente si trovano o sono di ritorno dalla Cina.

L’Università ricorda che “l’infezione da persona a persona si pensa possa avvenire principalmente attraverso goccioline respiratorie prodotte quando una persona infetta tossisce o starnutisce, in modo simile a come si diffondono l’influenza e altri agenti patogeni respiratori. Analogamente a SARS e MERS, la diffusione tra le persone avviene attraverso contatti ravvicinati”.

“Le infezioni confermate”, si legge ancora nella mail, “possono provocare una sintomatologia da lieve (80% dei casi), a severa (20% dei casi) con esiti letali (2% dei casi). I sintomi possono comparire da 2 a 14 giorni dopo l’esposizione e includono febbre, tosse e difficoltà respiratoria”.

“Per prevenire l’infezione”, consiglia l’Ateneo cagliaritano, “l’Organizzazione Mondiale della salute raccomanda le seguenti precauzioni e misure igieniche: lavare spesso le mani con gel disinfettanti o con acqua e sapone; quando si tossisce e si starnutisce, coprire la bocca e il naso con un gomito o un fazzoletto, gettare via immediatamente i fazzoletti e lavarsi le mani; evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia la febbre e la tosse. In caso di febbre, tosse e difficoltà respiratorie, rivolgersi tempestivamente a un medico e riferire agli operatori sanitari di eventuali viaggi nelle settimane precedenti”.

Il personale e gli studenti possono recarsi in Cina?

Il Governo italiano ha deciso di sospendere temporaneamente tutti i viaggi previsti in Cina, fino a nuovo avviso.
La ragione principale di questa decisione non è solo il rischio di infezione da 2019-nCoV, ma anche la natura imprevedibile dell’epidemia, il rischio associato di disordini sociali nelle aree colpite o le restrizioni di quarantena, che potrebbero rendere impossibile il ritorno a casa.

L’Ateeo cagliaritano raccomanda, inoltre, al personale e agli studenti di ritorno dalla Cina di rivolgersi al personale medico o di chiamare il numero verde 1500, attivo al Ministero della Salute, in caso di sintomatologia. In tal caso consiglia di ridurre al minimo i contatti con altre persone e non frequentare posti affollati.
Si raccomanda agli studenti di non frequentare le lezioni o altre attività curricolari ed extracurricolari in caso di sintomatologia sospetta.

In assenza di sintomi è comunque necessario tenere monitorata la temperatura corporea giornalmente. In caso di rialzo termico contattare immediatamente il numero verde.

“Gli studenti che si sono recati recentemente in Cina e che non presentano sintomi”, si legge a conclusione nella mail, “possono frequentare le lezioni le lezioni o altre attività curricolari senza limitazioni e senza la necessità di indossare maschere protettive”.

“Al personale docente o ricercatore in visita dalla Cina”, raccomandano dall’Università, “chiedete a tutti i visitatori cinesi di monitorare attentamente lo stato di salute prendendo la temperatura e osservando altri possibili sintomi durante i primi 14 giorni dopo la partenza dalla Cina, e informateli su come ricevere cure mediche in caso di malattia rivolgendovi immediatamente al personale medico o chiamando il numero verde 1500 attivo presso il Ministero della Salute”.

Venerdì, 31 gennaio 2020

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