Rifiuti a Masangionis: al Comitato non piace il nuovo impianto - LinkOristano
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Rifiuti a Masangionis: al Comitato non piace il nuovo impianto

Contestate le scelte del Consorzio industriale

Arborea - impianto Masangionis - Compost

Rifiuti a Masangionis: “Al Cpor chiediamo chiarezza e veridicità”
L’intervento del “Comitato per la qualità della vita”

Non piace al Comitato per la qualità della vita il nuovo progetto del Consorzio Provinciale Oristanese, per un sistema di digestione anaerobica da attivare nell’impianto di trattamento dei rifiuti di Masangionis, anche per ridurre gli odori, lamentati da residenti della zona di cui il Comitato si è fatto portavoce.

Il Comitato ritiene che il nuovo progetto del Consorzio non riuscirà a risolvere i problemi di emissioni né porterà alla produzione di un compost migliore, come annunciato da differenti tecnici nel corso della riunione, tenutasi alla sede del Consorzio, mercoledì scorso per avviare il processo partecipativo dell’iniziativa.

Di seguito pubblichiamo la nota diffusa dal Comitato e firmata da Fabrizio Giuseppe Maria Feltri
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In merito alle affermazioni del Consorzio Provinciale Oristanese apparse sulla stampa quotidiana del 17 gennaio 2020, il Comitato chiede chiarezza e veridicità. Il digestore anaerobico oggetto del processo partecipativo di cui è iniziata martedì 15 scorso la prima fase con la riunione con le istituzioni ha, secondo noi, uno scopo ben preciso: ridurre i costi di gestione del centro di trattamento RSU di Is Masangionis producendo elettricità.

Cavalcare la tigre dell’ecologia o del miglioramento dei processi è un’ennesima distorsione dell’immagine che il consorzio vuole dare di sé. Non ci vengano a raccontare che risolverà i problemi di emissioni o che porterà ad un miglioramento del compost. Sicuramente le emissioni aumenteranno, se non altro perché bruceranno bio-metano in una centrale elettrica aumentando la quantità di CO2 in atmosfera oltre che di altre sostanze potenzialmente pericolose (ad esempio idrogeno solforato).

Inoltre, è fortemente discutibile l’affermazione di un miglior compost finale. La frazione organica deve essere gestita secondo la gerarchia individuata dalla UE con la Direttiva quadro 2008/98/CE, recepita con il D.LGS 205/2010, in cui si evince che il riciclaggio è prioritario rispetto al recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia. La digestione anaerobica produce minori quantità di compost e da luogo alla generazione di rifiuti intermedi classificati come pericolosi.

Non abbiamo nulla in contrario alle nuove tecnologie, in realtà. Però non ci vengano a raccontare che il beneficio sul territorio è scontato. Vedremo se investendo 8 milioni di euro pubblici diminuiranno le tariffe della tassa rifiuti, smetteranno i miasmi provenienti dall’impianto e se il Cipor riuscirà finalmente a vendere un prodotto in un mercato che ha non ha valutato correttamente in quanto già sovrasaturo di offerta di materia organica.

Ma come si può pensare di vendere compost ad Arborea? Ci vediamo il 7 febbraio sperando che i consulenti del Consorzio producano la documentazione necessaria a valutare il progetto per non dover discutere di opzioni che poi potrebbero essere modificate in fase di iter autorizzativo.

Venerdì, 17 gennaio 2020

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