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Revisioni sospese alla Motorizzazione: i trasportatori pronti allo sciopero

La CNA FITA ha chiesto l'intervento del Ministro. Imprese danneggiate

Oristano - revisioni sospese motorizzazioni

Ritardi alla Motorizzazione: i trasportatori minacciano uno sciopero
La CNA FITA ha chiesto l’intervento del Ministro. Imprese danneggiate

Il cartello alla Motorizzazione di Oristano

Il comitato nazionale degli autotrasportatori CNA FITA, minaccia uno sciopero, dopo la sospensione da parte degli uffici di Oristano e Cagliari della Motorizzazione delle prenotazioni per le revisioni ai mezzi pesanti, a causa di problemi di organico.

L’associazione ha denunciato formalmente al Ministro e alla Direzione Generale e Regionale dei Trasporti, all’Assessore regionale ai Trasporti, alle Prefetture di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari la condizione degli uffici periferici ed espresso lo stato di forte preoccupazione degli operatori economici (autotrasportatori ma anche agenzie pratiche auto).

Le problematiche. In Sardegna si registra una forte carenza d’organico negli uffici della Motorizzazione tra il 2019 e il 2020: Sassari passerà a 15 dipendenti, con una perdita di 25 unità in 10 anni; su Cagliari si prevede una riduzione da 36 a 27 unità; a Oristano resteranno 13 unità, senza tecnici che si occupano dei servizi revisioni ed esami patenti; Nuoro resterà con 10 dipendenti.

Le motivazioni addotte sarebbero i pensionamenti, con una riduzione di organico che porterebbe in particolare Oristano alla paralisi completa del servizio revisioni.

“Non è più possibile”, commenta il presidente regionale FITA CNA Francesco Pinna, “che il sistema delle imprese debba sobbarcarsi costi e rischi di un’amministrazione incapace di organizzare le strutture periferiche e di gestirne competenze e personale anche in termini di organico, turn over compreso”

“Disagi per l’utenza – autotrasportatori, autoscuole ed agenzie pratiche auto – ormai insostenibili”, aggiunge Valentina Codonesu, responsabile regionale FITA CNA, “i ritardi nelle revisioni, nei collaudi, negli esami e l’operatività ridotta degli sportelli generano rischi, sovraccosti e danni economici alle aziende più strutturate, fino ad arrivare alla perdita di commesse per le aziende più piccole”

A rischio anche la sicurezza nelle strade. Il servizio revisioni per i mezzi pesanti registra negli anni un aumento nei ritardi, fino ad arrivare alla totale sospensione del servizio: nel 2016 ritardi a 9 mesi, nel 2017 ritardi a 1 anno e mezzo, nel 2019 ritardi a 9 mesi e sospensione delle prenotazioni.

A garanzia della sicurezza su strada, la legge prevede che la revisione di veicoli superiori a 3,5 t. e autobus debba essere disposta annualmente dalla Motorizzazione Civile con un servizio che costa all’utente 46€ a mezzo.

La norma dispone inoltre la possibilità che il servizio sia effettuato dai centri privati attrezzati e allo scopo specificamente autorizzati dalla Motorizzazione, che invia comunque i propri tecnici a effettuare le revisioni. Questo servizio alternativo, certamente più rapido, è anche maggiormente costoso: mediamente 160 € a mezzo.

“I ritardi nelle revisioni degli UMC”, denuncia in una nota la CNA FITA, “sono una delle criticità che espone a grave rischio gli autotrasportatori, in primis per le possibili conseguenze e responsabilità derivanti dalle condizioni di sicurezza di un veicolo non sottoposto al periodico controllo annuale, poi anche per tutte le complicazioni che ne derivano con gli organismi di controllo su strada e con le compagnie di assicurazione in caso di sinistro.

“Con la Legge di stabilità 2014″, continua la nota della Cna Fita, è stato predisposto il passaggio delle competenze di gestione dell’Albo Conto Terzi – allora in seno alle Province – agli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ma di fatto senza adeguato trasferimento di risorse umane dall’amministrazione provinciale a quella centrale, caricando gli UMC di ulteriori attività”.

“Tale passaggio”, proseguono nella nota il presidente e la responsabile regionale, “ha aggravato una molteplicità di problemi operativi delle Motorizzazioni, già in difficoltà nella gestione delle proprie funzioni a causa del progressivo e sempre più grave sottodimensionamento degli organici, derivante dal blocco dei concorsi pubblici e dal mancato avvicendamento dei dipendenti in pensione”.

Le richieste della FITA CNA. Sullo stop alle prenotazioni delle revisioni i vertici regionali CNA FITA chiedono con urgenza sessioni straordinarie, anche con tecnici di altre UMC, e di assumere al più presto altro personale per restituire operatività e serenità agli uffici e agli utenti.

“Chiediamo alla Politica e all’Amministrazione di essere messi in condizione di lavorare in regola e in sicurezza”, commenta il presidente regionale Pinna, “senza che ci vengano imposti costi aggiuntivi per un’attività di servizio pubblico, e senza dover fermare la nostra attività arrecandoci così un pregiudizio economico”.

“Occorre affrontare con urgenza questa nuova emergenza”, aggiunge Codonesu, “prevedendo sessioni straordinarie di revisione col personale dipendente in forze e/o con tecnici temporaneamente a supporto provenienti da altre UMC. Ma è diventato improcrastinabile un intervento risolutivo quale l’indizione dei concorsi per nuove assunzioni o mobilità di figure idonee a restituire piena operatività agli UMC e serenità agli utenti”.

Venerdì, 21 giugno 2019

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