Bosa, Quartucciu, Ghilarza
Cinque giornate all’insegna dell’arte popolare sarda
Sarà un’autentica celebrazione del patrimonio identitario della Sardegna l’UFS Festival, la rassegna itinerante dell’Unione folclorica sarda che accompagnerà nella riscoperta delle musiche, la poesia e i balli tipici dell’Isola con cinque serate ospitate da Bosa, Quartucciu e Ghilarza.
Il viaggio attraverso la più autentica tradizione sarda parte l’8 dicembre da Bosa, con l’appuntamento in corso Vittorio Emanuele dalle ore 10:45 per assistere alla maestosità dei colori degli abiti tradizionali sardi con la sfilata dei gruppi folk, alla quale si aggiunge in contemporanea l’apertura dei stand espositivi con i sapori dei prodotti agroalimentari e l’estro dell’artigianato sardo.
Ci si sposta poi in piazza IV Novembre, che dalle ore 12:15 ospiterà le esibizioni dei gruppi folk Bella Mia di Busachi, San Giorgio di Usini, Sotziu de Ballu Orohòle di Ovodda, Biddobrana di Villaurbana e Mini Folk San Pietro e Campidano, rispettivamente da Ittiri e Quartucciu.
La giornata proseguirà alle 16 – sempre in piazza IV Novembre – con la prima rassegna di canti corali con la presentazione di Ottavio Nieddu. Prevista la partecipazione del coro Logudoro di Usini, del coro di Nulvi e del coro Gabriel di Tempio. Seguirà lo spettacolo di canti e balli con Emanuele Bazzoni e Roberto Fadda.
Per il secondo appuntamento del 10 e l’11 dicembre l’UFS Festival si sposta nel cagliaritano con la rassegna che approderà a Quartucciu. L’evento si aprirà alle 16 del sabato con la mostra di abiti tradizionali ospitata dalla cornice del museo della necropoli punico-romana Pill’e Matta – situato nell’omonima località – visitabile fino alle 19:30.
In contemporanea – nella stessa location o nel centro culturale Domus Art in via Neghelli in caso di maltempo – avrà avvio la prima rassegna folk presentata da Ottavio Nieddu, con l’esibizione dei gruppi Campidano di Quartucciu, Su Gologone di Oliena, Santu Pedru di Nuoro, G.B. Tuveri di Collinas, Kellarious di Selargius e Abbafrida di Arzana. Seguirà lo spettacolo con canti e balli dell’associazione Su Sonette.
Apertura della seconda giornata di domenica 11 dicembre dalla mattina, con la mostra di abiti tradizionali che si sposta nella Domus Art dalle 10:30 alle 12:30 e poi dalle 16 alle 19. Dalle 17:30 tra le mura del centro culturale risuoneranno le voci dei poeti con la prima rassegna di poesia d’improvvisazione curata dall’associazione Boxis Campidanesas, che chiuderà l’appuntamento della rassegna a Quartucciu.
Si torna dell’oristanese con l’UFS Festival che farà tappa a Ghilarza nel weekend del 17 e 18 dicembre. Dalle ore 16:30 del sabato la Torre Aragonese farà da cornice a ben due rassegne che vedranno sempre la presentazione di Ottavio Nieddu: quella di canto a chitarra, con le voci di Emanuele Bazzoni e Leonardo Spina, e quella di canto a tenore, con la partecipazione dei Santa Lulla de Orune e Cunconu di Santu Juanne de Thiesi. Seguirà uno spettacolo di Roberto Fadda ed Emanuele Bazzoni.
Nuovo appuntamento domenica 18 con la rassegna che si inserirà nella XII edizione di arte e sapori, con l’apertura degli stand espositivi con prodotti agroalimentari e artigianali alle 10:30 fino alle 20.
Dalle ore 11 il tragitto che porta da piazza Parrocchia a piazza Sant’Antioco sarà animato dalla sfilata ed esibizione dei gruppi folk San Pietro di Assemini, San Biagio di Villasor, Tradizioni Popolari Burgos di Macomer, Nodas di Quartu Sant’Elena, con la partecipazione dell’associazione culturale Cuncordia a Launeddas e del coro Baratz di Villassunta.
A chiudere tutti gli appuntamenti sarà la rassegna folk presentata da Giacomo Serreli, che vedrà la partecipazione dei gruppi Su Carruzu di Ghilarza, San Gemiliano di Sestu, Cannedu di Ittiri e Tuffudesu di Osilo. A dire arrivederci ai visitatori saranno le voci del gruppo etnico A passu ‘e ballu e del Tenore Murales di Orgosolo.
Il festival vede l’organizzazione dell’Unione folclorica sarda, con il patrocinio della Regione Sardegna e la collaborazione con la Pro Loco di Ghilarza, i comuni di Bosa, Quartucciu e Ghilarza, nonché Sardegna Turismo.
“Con questo festival – che parte con la prima edizione di quest’anno e si ripeterà nei prossimi due – vogliamo valorizzare il mondo della cultura sarda, ridando ossigeno ai piccoli centri”, ha spiegato il presidente della UFS Lino Cordella.
“Anche la scelta dei tre paesi di Bosa, Ghilarza e Quartucciu non è casuale, ma parte dalla volontà di rappresentare la Sardegna da nord a sud anche attraverso i siti archeologici e d’interesse che essa può offrire: da qui Bosa, il borgo per eccellenza, la necropoli di Quartucciu e la torre aragonese di Ghilarza”, ha precisato il presidente.
“La pandemia ha inoltre fortemente condizionato il mondo delle associazioni folcloriche”, ha continuato Cordella. “La nostra unione è nata due anni fa e conta 45 associazioni sarde, ma abbiamo assistito allo scioglimento di molti gruppi, provati dalla distanza obbligata dall’emergenza sanitaria. Quindi questa è la concreta occasione per far fronte al problema, dando l’opportunità ai gruppi di riunirsi per partecipare a questo evento”.
“Voglio aggiungere che il nostro festival è indirizzato soprattutto ai più giovani che risiedono nei piccoli centri”, ha concluso il presidente. “Vogliamo fare in modo che si interessino nella preservazione della cultura delle tradizioni sarde, impegnandosi concretamente nelle arti folcloristiche affinché diventino una valida alternativa ad attività più dispersive”.
Sabato, 3 dicembre 2022
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