Cagliari
Indennizzi per 2 milioni e 800mila euro in totale dal 2021 al 2023
Spaghetti con la polpa di riccio sardo appena pescato? Nei menù rimarranno ancora per qualche settimana, poi arrivederci. Il 22 gennaio scatterà il divieto di pesca del riccio di mare nelle acque della Sardegna: durerà tre anni, come previsto dalla legge regionale 17 del 22 novembre 2021.
Con una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessora dell’Agricoltura Gabriella Murgia, la Giunta regionale ha dato il via libera alle linee di indirizzo per gli interventi a sostegno dei pescatori subacquei professionali, per i quali sono stati stanziati in totale 2 milioni e 800mila euro (400mila euro per il 2021, 1 milione e 200mila euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023).
“Un fermo necessario per consentire il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa nel nostro mare territoriale, messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni”, spiega Murgia. “Questo sovrasfruttamento, se perpetrato, potrebbe determinare nel breve periodo il collasso della risorsa e l’estinzione commerciale della specie, quindi si è reso necessario intervenire con drastiche misure gestionali e con una chiusura temporanea”.
“Durante questi tre anni”, continua l’assessora, “con il coinvolgimento degli stessi pescatori attueremo un piano di monitoraggio scientifico per valutare gli effetti della chiusura della pesca e daremo la possibilità agli operatori di svolgere attività di recupero ambientale, come la pulizia dei fondali e la rimozione delle attrezzature di pesca”.
“Tutte queste attività”, conclude Gabriella Murgia, “saranno affidate all’Agenzia Agris, che provvederà a redigere un Piano operativo, sentito il Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca e l’acquacoltura”.
Giovedì, 30 dicembre 2021
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