Assolo
Era morto in servizio, durante un intervento di soccorso a una donna ferita in un incidente stradale
Anche quest’anno i carabinieri di Oristano hanno ricordato l’appuntato Francesco Deias, morto in servizio e insignito di Medaglia d’Oro al Valor Civile. La cerimonia di commemorazione è avvenuta nel cimitero del suo paese, Assolo, questa mattina, giornata nella quale ricade il 16° anniversario della morte.
L’evento si è tenuto alla presenza del comandante provinciale, del vicario del Prefetto di Oristano, del sindaco di Assolo, dei vertici provinciali delle forze di polizia e delle forze armate, di una rappresentanza delle sezioni locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e, quali invitati speciali, dei familiari del militare insignito.
Francesco Deias si arruolò nell’Arma dei Carabinieri nel 1995 e, dopo aver frequentato il corso di formazione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, venne destinato in Lombardia, presso la Stazione Carabinieri di Olgiate Comasco e al Nucleo Radiomobile di Milano per poi proseguire il suo servizio in Sardegna, presso i Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie Carabinieri di Tonara e Dolianova. Il 23 maggio del 2008 era intervenuto, insieme a un collega, sulla Statale 131, nei pressi di San Sperate, dove un’autovettura si era ribaltata. Incurante del pericolo, nonostante il sopraggiungere di altri veicoli, era accorso a soccorrere la conducente del mezzo incidentato, rimasta all’interno dell’abitacolo in stato di shock. Era stato travolto da un’automobile, condotta ad altissima velocità da un uomo sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
Per l’atto di prontezza operativa, coraggio ed altruismo, Francesco Deias era stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla sua memoria è intitolata la Sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Cagliari.
“Francesco Deias quel giorno cadde mentre faceva il Suo dovere per gli italiani: serviva il Suo Paese per portare Sicurezza”, ha ricordato il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Steven Chenet. “Ed è stato importante ricordarlo anche oggi, dopo 16 anni dai fatti perché questo dimostra l’importanza per tutta la Comunità nel non dimenticarsi di un punto di riferimento importante. Un uomo che ha perso la vita per il proprio dovere, un esempio di cittadino disposto al sacrificio che si vuole trasmettere anche alle nuove generazioni”.
Venerdì, 24 maggio 2024
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