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La crisi nelle campagne: proposte dal Centro studi agricoli in assemblea a Tramatza

A metà giugno in programma anche l'elezione del nuovo direttivo

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Foto d'archivio

Tramatza

A metà giugno in programma anche l’elezione del nuovo direttivo

Non ci sarà solamente il rinnovo delle cariche per i prossimi tre anni nell’ordine del giorno dell’assemblea regionale del Centro Studi Agricoli, convocata per il 14 giugno a Tramatza: l’incontro sarà l’occasione per fare il punto sulla crisi del mondo delle campagne e le sue possibili soluzioni.

La riunione si svolgerà dalle 10 presso la sala congressi “L’Anfora”. Il presidente uscente Tore Piana, insieme al direttivo formato dagli agronomi Marco Atzeni e Simon Pietro Murgia, ripercorrerà l’attività svolta in questi anni, con  ben 53 riunioni, l’apertura di sette sedi territoriali e l’iscrizione di oltre mille aziende all’associazione.

Si proseguirà con l’esame delle numerose criticità del settore agricolo e zootecnico, che vanno dalla burocrazia nei bandi regionali per le filiere alla situazione delle Agenzie agricole, con particolare attenzione ad Argea, ente pagatore per i fondi PAC ed europei.

“La strada è tortuosa e lunga”, dice il presidente Piana. “Abbiamo fiducia nel nuovo assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta, ma vogliamo ricordare che qualora le cose non dovessero cambiare, non faremo sconti a nessuno.  Oggi abbiamo delle emergenze, come la siccità in numerose zone dell’isola, il ritardo dei pagamenti PAC e del Completamento dello sviluppo rurale (CSR), con 80 milioni di euro di fondi europei bloccati. Una cifra troppo alta”.

“Così come numerose regole PAC e CSR troppo complicate e penalizzanti, che stanno portando all’insorgenza di problematiche sino a oggi a noi sconosciute. Tra queste la nascita di un mercato nero degli antibiotici, causato da una cattiva applicazione della piattaforma Classyfarm, che anziché favorire l’allevamento sardo penalizza eccessivamente i lavoratori”, aggiunge Piana.

Il 14 giugno verranno analizzate le problematiche e poi avanzate delle proposte. Tra queste ultime figurano la riforma degli enti agricoli, in particolare di Argea e Laore; tempi massimi per la conclusione delle istruttorie fissati a 120 giorni; bandi CSR semplificati con schede; rescissione dell’appalto con la società nazionale Leonardo Spa per la lavorazione delle domande presentate dall’agricoltore ad Argea.

Poi ancora la messa in campo di iniziative per l’aumento delle pensioni degli agricoltori con il lancio di una petizione popolare; delle linee d’indirizzo con decreto dell’Assessorato regionale sui tempi precisi per il pagamento degli acconti PAC e CSR; e il riconoscimento dello stato di calamità naturale per siccità in alcuni territori della Sardegna.

Il Centro studi agricoli proporrà inoltre maggiori pressioni sul Ministero dell’Agricoltura per la richiesta di modifiche sulle regole di applicazione della PAC in Sardegna. “A iniziare dalle mediane a 0 sull’uso degli antibiotici sul portale Classyfarm  che stanno fortemente penalizzando l’80% delle aziende di allevamento sarde, e dalla richiesta inserimento ovicaprino eco schema 1 titolo 2”, conclude Piana. “L’assemblea regionale del Centro Studi agricoli si soffermerà sulla collaborazione e il rapporto con il nuovo assessore regionale Gianfranco Satta”.

Giovedì, 23 maggio 2024

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