A San Vero Milis l'omaggio alla Madonna arrivata dal mare sulla spiaggia di Is Arenas - LinkOristano
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A San Vero Milis l’omaggio alla Madonna arrivata dal mare sulla spiaggia di Is Arenas

Una messa con l'arcivescovo e l'occasione di visitare il campanile più alto della diocesi

Madonna di Spagna San vero milis
La statua della Madonna di Spagna

San Vero Milis

Una messa con l’arcivescovo e l’occasione di visitare il campanile più alto della diocesi

Una comunità in festa oggi a San Vero Milis per celebrare l’87° anniversario del ritrovamento della Madonna venuta dal mare, il simulacro rinvenuto dal servo pastore Daniele Zou a Sa Praja Manna, lungo il litorale di Is Arenas.

I festeggiamenti si apriranno nel pomeriggio. “Sarà presente l’arcivescovo padre Roberto Carboni, che presiederà la messa alle 17:30 nella chiesa di Santa Sofia, preceduta dalla processione coi cavalieri e le persone vestite col costume locale”, ha spiegato il parroco don Ignazio Serra.

“Dopo la messa, sarà scoperta e benedetta la ceramica del Cammino della Madonna di Spagna, al km zero del percorso che dalla parrocchiale porta sino alla spiaggia di Is Arenas. Ben 18,5 km che si percorrono in 5 ore passando a lato dal nuraghe a otto torri e continuando tra vigneti, oliveti sino alle dune, per concludere attraversando la pineta di Is Arenas prima di arrivare al monumento che fu eretto in occasione dell’80° anniversario”, ha continuato il parroco.

San Vero Milis
Un telo bianco copre la ceramica che marca la partenza del Cammino della Madonna di Spagna - Foto di don Ignazio Serra

La giornata sarà l’occasione per visitare la torre campanaria (dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16) e scoprire un enigma mai risolto. “Il campanile sanverese è il più alto della diocesi arborense, con i suoi 40 metri di altezza e 154 gradini. Sarà possibile ammirare un panorama unico sino al Grighine, al Monte Arci, Arcuentu e Montiferru e lasciarsi interrogare da una delle tre campane”, ha aggiunto il parroco. “La maggiore, infatti, datata 1722, potrebbe essere la campana della basilica di Bonaria di Cagliari. Vi si trova raffigurata a sbalzo la Madonna con la barca, si parla della tempesta in mare, si cita San Pietro Nolasco e vi è pure lo stemma dei mercedari. Nel paese i vecchi raccontano, per sentito dire dai loro genitori, che ci fu una confusione di campane al porto di Cagliari. Quando i sanveresi si accorsero dell’errore, era troppo tardi. A Bonaria avevano già collocato quella di Santa Sofia di San Vero. Sarebbe interessante conoscere la verità della storia e sciogliere l’enigma”.

Madonna San vero Milis - cippo
Il monumento che ricorda il ritrovamento della statua della Madonna a Is Arenas - Foto di don Ignazio Serra

La storia della Madonna venuta dal mare continua ad affascinare. “Dopo il rinvenimento, la statua venne portata a San Vero e custodita nella caserma dei carabinieri sino a quando il vescovo Giorgio Delrio diede l’ordine che venisse portata in processione nella parrocchiale Santa Sofia”, ha concluso don Ignazio. “Le cronache raccontano di centinaia di devoti e pellegrini provenienti da ogni dove per vedere la Madonna, bruciata in parte e sfuggita alla ferocia della Guerra civile che imperversava in Spagna negli anni dal 1936 al 1939”.

Campanile San vero Milis
Il campanile di San Vero Milis - Foto di don Ignazio Serra

Venerdì, 10 maggio 2024

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