Oristano
Eseguita l’autopsia, si attendono i risultati
Lampeggianti e sirene accese per salutare Pietro Cabras, rientrato nella sua base, quella di Fenosu, da dove il giovane agente del Corpo Forestale, di 28 anni, originario di Oristano, era uscito lunedì sera impegnato in una missione come tante, lo spegnimento di un incendio nelle campagne tra Tiria e Palmas Arborea. Una missione che si è trasformata in tragedia: Pietro Cabras è stato colto da un malore mentre si adoperava per spegnere le fiamme ed è morto martedì sera all’ospedale Brotzu di Cagliari.
Un triste destino, che ha commosso l’intera Sardegna.
Stasera il rientro del feretro del giovane ranger. Ad accoglierlo numerosi colleghi. Il picchetto d’onore e il comandante del corpo Migliorati. Tanto dolore, molte lacrime.
Domani mattina nella base di Fenosu dalle 9 sarà aperta la camera ardente e alle 15 si svolgerà il rito funebre in una forma laica.
Annunciata la presenza delle massime autorità, tra le quali la presidente della Giunta regionale Alessandra Todde.
Stamane a Cagliari è stata eseguita l’autopsia sul corpo del giovane, affidata al perito Roberto Demontis dalla procura della repubblica di Oristano, che ha aperto un’inchiesta. Un esame difficile i cui risultati si conosceranno nelle prossime settimane, quando verrà depositata la perizia e si avranno gli esiti anche di alcune analisi.
Esclusa l’intossicazione da fumo, da indagare sulla grave infezione che ha colpito l’organismo del giovane forestale oristanese. Febbre altissima e gli organi vitali che si sono fermati. Quale la causa? Il perito dovrà dare un risposta.
Pietro Cabras aveva prestato il giuramento come forestale nemmeno un anno fa, il 31 maggio.
Apparteneva a una famiglia molto nota in città. Il padre Lello Cabras è stato titolare di un’affermata azienda per la commercializzazione di ciclomotori e biciclette. Il nonno materno del giovane, Toto Corrias, era un affermato libraio, titolare, invece, di uno storico esercizio in via Mazzini, ed era scomparso qualche mese fa.
Giovedì, 9 maggio 2024
commenta